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12 OTTOBRE 2024 - 10:50


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RAVENNA: Torna Culturiamo di Confcooperative, 2° edizione | VIDEO

Partenariato pubblico-privato, risorse e mecenatismo, welfare culturale. Sono i tre argomenti di Culturiamo, l’iniziativa organizzata per il secondo anno da Confcooperative Romagna e Confcooperative Cultura Turismo e Sport Romagna, per stimolare il confronto sui temi culturali. La seconda edizione torna con una nuova formula e importanti protagonisti alle Artificerie Almagià di Ravenna.

L’appuntamento è per il 9 ottobre dalle ore 9.15, ospiti  del vivace  centro di produzione e innovazione ravennate.

Il programma di Culturiamo 2024 prevede tre panel intervallati da alcuni video che animeranno la mattinata.

“Dopo il riuscito debutto dello scorso anno al Teatro Masini di Faenza, Culturiamo ha l’ambizione di diventare un appuntamento per la riflessione e l’approfondimento delle tematiche culturali proposto alle cooperative e al territorio - dichiara Giulia Fellini presidente del Coordinamento Cultura Turismo Sport Romagna - L’obiettivo è anche quello di individuare possibili traiettorie di sviluppo intersettoriale, sensibilizzando il mondo cooperativo al sostegno di progetti culturali, e di promuovere la conoscenza di esempi virtuosi di co-progettazione e partenariato”.

 

Dopo i saluti istituzionali, del presidente di Confcooperative Romagna Mauro Neri e di Chiara Laghi presidente Confcooperative Cultura Turismo e Sport regionale, prenderà il via il primo panel intitolato L’importanza del partenariato pubblico-privato. Modera l’incontro Maria Martinelli (Presidente Start Cinema) che dialogherà con Franco Milella della Fondazione Fitzcarraldo e Chiara Crozzoli della Cooperativa Kilowatt Bologna.

Alla seconda tavola rotonda il focus Le risorse e gli strumenti finanziari a disposizione per la Cultura cercherà di fare il punto sul rapporto con il privato in un’ottica di mecenatismo e di incontro economico. Mauro Fabbretti Presidente Federazione Bcc Emilia-Romagna e Romina Surace di Fondazione Symbola, che ha di recente presentato la ricerca Io sono Culturasaranno i protagonisti del panel moderato dall’attore regista e pedagogo teatrale già presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara Fabio Mangolini.

Infine si parlerà di Welfare culturale, per il benessere e la salute con il terzo panel moderato da Otello Cenci, presidente di Made Officina Creativa, che dialogherà con Sara Uboldi di Pre-Texts Social Lab e Unimore e Mirca Renzetti presidente Federsolidarietà Romagna.




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BOLOGNA: Cala la produzione di macchine agricole, -19,5% nel 2024

Per quest'anno FederUnacoma prevede una flessione del 19,5% nella produzione di macchine agricole: il valore complessivo sarà intorno ai 13,2 miliardi, 3,2 miliardi in meno rispetto al 2023. È quanto emerge dai dati presentati a Bologna, nella conferenza stampa di presentazione di Eima International: la manifestazione delle macchine agricole si terrà da domani a domenica negli spazi di BolognaFiere. Il calo riguarderà le varie tipologie di macchine: trattrici (-25%), trattrici incomplete e ricambi (-28,6%), macchine operatrici e attrezzature (-16,5%), componentistica (-17,5%), macchine per il giardinaggio e la cura del verde (-22,2%). Nella contrazione pesa la flessione della domanda interna: nei primi nove mesi del 2024 le immatricolazioni di trattrici sono scese del 15,6% (dopo il passivo del 12,9% del 2023). Perdono terreno tutti i comparti tranne macchine e attrezzature per il giardinaggio (+1,2%), ma non basta a recuperare quanto perso nel biennio 2022-2023. Pesa però soprattutto la contrazione della domanda estera. Le vendite sui mercati internazionali (esclusi componentistica e giardinaggio) sono calate del 9%, con un valore di 3,41 miliardi. I mercati principali sono Stati Uniti, Francia e Germania, seguiti dalla Turchia. Da qui a fine 2024 non sono previsti miglioramenti: "Secondo il 60% delle case costruttrici censite, un'inversione di tendenza potrebbe concretizzarsi a partire dalla seconda metà del 2025", spiega la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio, secondo cui "la ripresa potrebbe essere favorita da una stabilizzazione del quadro economico complessivo, ma per quanto riguarda la domanda interna molto dipende dalla messa a regime del sistema di incentivazione per l'acquisto di macchinari agricoli di ultima generazione". Le difficoltà italiane corrono in parallelo con quelle dei mercati mondiali: secondo Agrievolution, l'organismo che raggruppa le associazioni di costruttori dei principali Paesi, si prevede che a fine anno le trattrici vendute nel mondo non saranno più di 2 milioni, il livello più basso dal 2016. Un calo congiunturale, mentre sul medio-lungo periodo il fabbisogno dovrebbe crescere.