ROMAGNA: Concessioni spiagge in scadenza, i Comuni si danno al fai-da-te | VIDEO
Mancano tre mesi alla scadenza delle concessioni demaniali e ancora non c’è una legge nazionale che regoli i bandi per le spiagge. Si fa, dunque, sempre più concreta per i Comuni l’ipotesi del fai-da-te nel definire i procedimenti degli appalti.
Il 31 dicembre è dietro l’angolo. Il giorno in cui scadranno le concessioni demaniali marittime è anche la data entro cui dovranno essere emanati i bandi di gara per le spiagge in accordo con la direttiva europea Bolkestein sulla libera concorrenza.
Il governo ha preso tempo per la mappatura dei litorali italiani. Mancano i decreti attuativi che regolino le evidenze pubbliche, e il rischio è che, senza di essi, siano i Comuni, ciascuno per conto proprio, a definirne i principi. Cosa che sta avvenendo a Rimini dove è stato istituito un tavolo tecnico-politico che si riunirà a cadenza settimanale sul tema.
Il contesto in cui si muovono le amministrazioni comunali è di “totale incertezza normativa”, ha sottolineato l’assessora riminese al Demanio Roberta Frisoni. Senza un coordinamento generale e con regole diverse città per città, il rischio concreto è, non solo il caos normativo, ma che si profili un orizzonte di contenziosi tra balneari insoddisfatti e Comuni che hanno dato la loro interpretazione della direttiva.
Il Capodanno 2024 potrebbe essere tutt’altro che una festa per i tribunali che potrebbero essere chiamati a districarsi tra migliaia di ricorsi. La direttiva Bolkestein è quasi maggiorenne, ma dopo 18 anni la partita delle spiagge è ancora lontana dall’essere chiusa.
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