20 SETTEMBRE 2023

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20 SETTEMBRE 2023 - 15:05


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FAENZA: Figliuolo arriva in città per un sopralluogo, i giornalisti non invitati | FOTO

Oggi il commissario alla ricostruzione post alluvione Figliuolo ha fatto tappa a Faenza per un sopralluogo dopo i fatti di maggio. I giornalisti, su indicazione della struttura commissariale, non sono stati avvisati né invitati per dare conto ai cittadini di quanto accaduto e delle attività previste per uno dei comuni più colpiti.

 

Pubblichiamo dunque, per completezza d'informazione, il comunicato stampa postumo divulgato dal Comune di Faenza:

Nella mattinata di oggi il Commissario straordinario all’alluvione Francesco Paolo Figliuolo ha fatto visita a Faenza per fare il punto sulle tante questioni ancora aperte legate all'emergenza e alla ricostruzione. Dopo un primo colloquio riservato con il sindaco Massimo Isola e la vicepresidente della Regione, con delega alla Protezione Civile, Irene Priolo, insieme alla Giunta comunale e la struttura operativa dell’Unione della Romagna Faentina, al generale Figliuolo è stato portato il racconto delle due alluvioni, quanto è stato fatto fino ad oggi e il quadro dei problemi da affrontare, alla luce delle singolarità con cui le inondazioni hanno colpito Faenza rispetto alle altre città romagnole. Successivamente il Commissario è stato accompagnato in alcuni dei luoghi maggiormente colpito in città tra cui via Lapi, via Renaccio, la scuola per l'infanzia il Girasole di via Calamelli, via San Martino, la palestra Lucchesi, via Cimatti e il Ponte delle Grazie.

Il commento del sindaco di Faenza, Massimo Isola

“Quella di oggi è stata una giornata importante. Da tempo chiedevamo di incontrare il Commissario Figliuolo per poter mostrare l’impatto delle alluvioni sulla nostra città. Al generale abbiamo reso il racconto di quei drammatici giorni e i problemi ancora aperti, risolvibili solo attraverso un intervento decisivo dello Stato. Il Commissario è rimasto particolarmente colpito dalle immagini che abbiamo mostrato e, allo stesso tempo, collaborativo e disponibile a fornirci risposte concrete. Sul tavolo abbiamo posto alcuni temi fondamentali: il Ponte delle Grazie e la struttura Bailey che lo dovrà sostituire in attesa di un importante intervento tecnico su cui siamo in attesa di una risposta ufficiale rispetto l'ottenimento di risorse commissariali. Piena disponibilità anche per accelerare la ricostruzione di due spazi fondamentali tramite fondi commissariali: la scuola Girasole di via Calamelli e la Palestra Lucchesi doppiamente alluvionata, attraverso lo sblocco in questo caso, di risorse a disposizione del Ministero dello Sport. Altro tema affrontato è stata la data di scadenza fissata al 31 ottobre per la rendicontazione delle spese sostenute dai cittadini alluvionati. Da più parti, anche dai comitati, ci era stato chiesto di farci portavoce per differire la data. Il Commissario Figliuolo dopo essersi consultato con il Capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ci ha fatto sapere che la richiesta è stata accolta: attendiamo ora l’ufficialità della notizia”.




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RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.