7 AGOSTO 2023

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7 AGOSTO 2023 - 08:02


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FORLI’: “Preraffaelliti. Un nuovo Rinascimento”, nel 2024 oltre 300 opere al Museo San Domenico

'Preraffaelliti. Un Nuovo Rinascimento' è il tema della mostra proposta dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì che si svilupperà negli spazi del Museo Civico San Domenico dal 24 febbraio al 30 giugno 2024. Il profondo impatto dell'arte storica italiana sul movimento preraffaellita è un tema non ancora approfondito in Italia, a Forlì verrà indagato affiancando alle opere britanniche i modelli italiani con prestiti provenienti dai più importanti musei nazionali e internazionali. L'ampio percorso espone sia i capolavori degli artisti fondatori del movimento, John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti, che degli altri esponenti chiave come Edward Burne-Jones, Ford Madox Brown e Frederic Leighton. Oltre 300 opere, tra cui dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli, per un racconto inedito curato da Francesco Parisi, Liz Prettejohn e Peter Trippi, con la direzione generale di Gianfranco Brunelli. Nell'Inghilterra vittoriana di metà Ottocento alcuni giovani artisti ribelli crearono, nel 1848, la Confraternita preraffaellita con lo scopo di rinnovare la pittura inglese che consideravano in declino a causa delle norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy. John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti, fondatori della Confraternita, rifiutavano le convenzioni della grande arte italiana rinascimentale, in primis Raffaello, promuovendo un ritorno alla purezza dell'arte medievale. I preraffaelliti attinsero dunque a un'ampia gamma di influenze ed elementi storici, seppur senza distinguerne in modo rigoroso le varie epoche. Il movimento tuttavia non fu solo un mero ritorno reazionario agli stili del passato, quanto piuttosto un progetto visionario che trasformò le opere di questi artisti in qualcosa di decisamente moderno.




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RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.