3 AGOSTO 2023

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3 AGOSTO 2023 - 15:24


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EMILIA-ROMAGNA: Legge per difendere Sanità pubblica, prima Regione a proporla | VIDEO

L'Emilia-Romagna è la prima Regione del Paese a proporre un progetto di legge in difesa della sanità pubblica e universalistica. Il progetto è già stato approvato dalla giunta regionale e farà ora il suo iter in Assemblea legislativa.

Due i punti fondamentali: l'incremento del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale a cui concorre lo Stato, su base annua dello 0,21% del Pil dal 2023 al 2027, fino a raggiungere una percentuale di finanziamento annuale non inferiore al 7,5%. Questo obiettivo comporta l'aumento del fondo da 128 miliardi di euro (fabbisogno programmato nel 2023) a oltre 149 miliardi. Il secondo punto riguarda il superamento per le Regioni dei vincoli di spesa per il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale, oltre al superamento dei limiti del trattamento accessorio, al fine di affrontare meglio il problema della carenza di professionisti del settore. Ogni anno per cinque anni andrebbero quindi reperiti 4 miliardi in più.

Come illustrato nel terzo articolo del progetto di legge, la copertura finanziaria sarà garantita in prima battuta da maggiori risorse che dovessero rendersi disponibili dalla crescita economica e in seconda battuta da risorse derivanti dal contrasto all'evasione ed elusione fiscale e contributiva.

"Abbiamo fatto un lavoro molto meticoloso nell'ambito di una proposta di legge di iniziativa regionale, che noi presenteremo all'Assemblea legislativa - spiega l'assessore alle politiche per la Salute Raffale Donini - e che se approvata come confidiamo, sarà poi all'attenzione del Parlamento italiano. Sarà uno stimolo per il Parlamento, perché la nostra proposta ricalca quello che il ministro della Salute ha detto pubblicamente, ossia che al Fondo sanitario nazionale manchino 4 miliardi di euro per il 2023". Donini ribadisce quindi che se la sanità pubblica "continuerà a essere sottofinanziata, non potrà più continuare ad erogare prestazioni, servizi e assistenza a tutti. Uno scenario a cui non vogliamo neppure pensare, in gioco c'è la difesa di un diritto costituzionale".

Da qui, l'invito a una mobilitazione sociale, popolare anche con una raccolta di firme per sensibilizzare ancora di più il Parlamento e "mi aspetto che nel corso della discussione in commissione in Regione possano essere auditi i parlamentari dell'Emilia-Romagna eletti affinché diano il loro contributo". "Questo governo - insiste - può avere il merito di salvare la sanità nazionale o la responsabilità di affossarla, ne faremo una battaglia politica, istituzionale, sociale, perché la sanità è di tutti - prosegue - Vedremo quali forze politiche prenderanno questa proposta e la faranno propria e chi si sottrarrà a questo impegno, così sapremo chi ha cuore il finanziamento della sanità pubblica e chi no, non si può stare di qua e di là".

L'auspico della giunta è che la proposta di legge venga approvata dall'Assemblea legislativa entro settembre.




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