17 AGOSTO 2023

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17 AGOSTO 2023 - 15:55


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SAN LEO: Nella capitale del Montefeltro, per Eco la "città più bella d’Italia" | VIDEO

Per lo scrittore e studioso Umberto Eco, era la città più bella d’Italia. Con la nostra rubrica dedicata al turismo, andiamo alla scoperta dell’antico borgo di San Leo, in Valmarecchia, e del suo patrimonio architettonico.

Quando chiesero a Umberto Eco quale fosse la città più bella d’Italia, lui rispose candidamente: San Leo, una rocca, due chiese. Il borgo che si trova in provincia di Rimini sorge su un masso che domina tutta la Valmarecchia. La capitale del Montefeltro è stata per secoli strategica per le vicende storiche e militari dell’epoca.

Divenuta sede vescovile attorno l’anno mille, ha visto il passaggio di San Francesco nel 1213 e di Dante Alighieri nel 1306. Contesa dai Medici e dai Della Rovere fino al dominio Pontificio, è celebre per la prigionia di Cagliostro.

Il punto focale è la possente fortezza medievale di origine longobarda, espugnata nel Trecento dai Malatesta di Rimini in costante competizione con i Montefeltro di Urbino. Fu il senese Francesco di Giorgio Martini a ridisegnare la rocca per renderla inespugnabile.

Sulla celletta dove San Leo si ritirava a pregare nel quarto secolo dopo Cristo, è stata eretta la Pieve romanica. Adiacente ad essa sorge la cattedrale, frutto delle maestranze romanico-longobarde, che la ricostruiscono nel 1173. E come un tratto di pennello, ci pensa l’antica torre campanaria, costruita direttamente su un affioramento roccioso, a coronare il pittoresco abitato di pietra. La città – per Umberto Eco - più bella d’Italia.

 

(Immagini video di: Comune San Leo e Samuele Ramberti)




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BOLOGNA: Lepore, "la torre Garisenda sarà restaurata entro il 2028"

"Noi pensiamo che nel 2028 avremo finito tutte queste operazioni" di restauro della torre Garisenda: "da quando siamo partiti ci avremo messo 4 anni e mezzo". Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Pepoli a Bologna per illustrare i lavori di restauro della torre medievale, chiusa dal 2023. "Grazie alle torri che abbiamo ricevuto dalla città di Pisa collocheremo intorno alla Garisenda dei tralicci, ai quali applicheremo dei cavi d'acciaio con degli elastici e cominceremo a tirare la torre molto gradualmente. Poi cominceremo a fare il campo prova delle iniezioni di una malta speciale che è stata studiata appositamente per consolidare la base in selenite della nostra torre - ha spiegato Lepore - Questo consolidamento ci permetterà di mettere la torre stabile e di iniziare il restauro. Operazioni che abbiamo detto, con il progetto approvato dalla sovrintendenza, entro l'estate del 2026 con fondi Pnrr e con i fondi regionali per altri 4 milioni di euro faremo la parte delle iniezioni e il restauro della torre". Il primo cittadino ha spiegato anche che il cantiere resterà aperto fino al 2028, con l'attuale chiusura al traffico di via San Vitale che resterà fino alla messa in sicurezza della torre. "Valuteremo in corso d'opera quando sarà possibile riaprire le visite alla torre degli Asinelli, dobbiamo prima fare il monitoraggio".