BOLOGNA: "Quel dolore non è immobile", docufilm sulla strage della stazione proiettato in piazza Maggiore
Quel dolore non è immobile è il nuovo film di Giulia Giapponesi sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti) che verrà proiettato in piazza Maggiore martedì 1 agosto alle 22.30.
Il documentario, realizzato in collaborazione con l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, l'associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione e la casa di produzione Codalunga, racconta la storia di 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare. Con loro una valigia bianca, testimone di una memoria che continua, consegnata una volta arrivati "a destino" a un passante, una famiglia, un sindaco, raccontando della strage e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione.
"La strage del 2 agosto - dice la presidente dell'Assemblea legislativa Emma Petitti - fa parte della storia di questa terra e il suo ricordo, con tutto ciò che rappresenta, deve continuare ad essere alimentato.La memoria è da sempre un tema a noi caro e ogni anno per noi è motivo di orgoglio sostenere tutte le iniziative che nascono per celebrare la ricorrenza".
Oltre alle tante voci dei volontari che hanno deciso di intraprendere quel viaggio per onorare la memoria delle vittime, intervengono nel film Micaela Casalboni e Andrea Paolucci, direttori artistici del Teatro dell'Argine, Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage, Cinzia Venturoli, storica e docente dell'Università di Bologna, Miriam Ridolfi, assessora comunale che coordinò i soccorsi subito dopo la strage. E proprio da una frase di Miriam Ridolfi prende spunto il titolo del film, riprendendo le sue parole, Quel dolore non è immobile, pronunciate durante la sua ultima intervista, prima della morte avvenuta nel maggio scorso. Giulia Giapponesi, sceneggiatrice, regista e montatrice bolognese, ha consuetudine con i documentari di carattere storico e attualmente sta lavorando ad un documentario sul pittore Guercino.
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