EMILIA-ROMAGNA: Sindaci e Regione a Roma per il post-alluvione, “Serve copertura certa”
Sindaci, presidenti delle province e vertici della Regione Emilia-Romagna incontrano oggi a Roma il governo per fare il punto sui danni causati dall’alluvione e sugli interventi più urgenti da adottare. “Di fronte – spiega il presidente della Regione Bonaccini - abbiamo una mole di lavoro enorme, che avrà bisogno di una copertura finanziaria certa”. La conta dei danni prosegue, l’assessore Priolo ha ricordato che solo quelli di carattere strutturale sono stimati in 1,9 miliardi. In un mese si conta di avere la lista delle opere pubbliche da sistemare, a cui aggiungere poi la distruzione provocata a privati e imprese dalle alluvioni di inizio e metà maggio. Danni talmente ingenti che, secondo l’Istat, sul rallentamento del Pil italiano pesano anche gli effetti dell'alluvione in Emilia-Romagna, soprattutto sull’agricoltura. Mentre si attende la nomina di un commissario per gestire la ricostruzione, sul territorio è partita la fase operativa dopo quella di emergenza. Martedì a Ravenna si è riunita la cabina di regìa per la messa in sicurezza idraulica del territorio, alla presenza dei rappresentanti della Regione guidati da Bonaccini, dei presidenti delle province coinvolte e dei tecnici. L’obiettivo è definire gli interventi urgenti e quelli strutturali, con una pianificazione – spiega il governatore – che va adeguata in tempi rapidissimi, con investimenti ingenti, serve studiare una strategia per contrastare il dissesto idrogeologico. A oggi, l’agenzia regionale di Protezione civile ha già aperto con urgenza 74 cantieri, per un investimento di 90 milioni di euro. Giovedì è previsto un secondo incontro dedicato a montagna, collina e viabilità.
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