5 GIUGNO 2023

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5 GIUGNO 2023 - 15:11


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CESENA: Emergenza alluvione, al via le richieste di contributo

A partire da oggi, lunedì 5 giugno, i nuclei familiari colpiti direttamente dall’esondazione del fiume Savio e dei corsi d’acqua minori o da frane legate all’alluvione, possono richiedere il contributo per l’immediato sostegno erogato dalla Regione Emilia-Romagna. I richiedenti devono presentare al Comune di Cesena una domanda per ricevere l’acconto (pari a 3000 euro) e una successiva rendicontazione per attestare le spesa dell’acconto accreditato e ricevere l’eventuale saldo (pari a 2000 euro). La domanda deve essere presentata utilizzando la modulistica pubblicata nel sito della Regione a questo link. Una volta compilati, i moduli devono essere consegnati direttamente all’Ufficio protocollo del Comune (presso il Punto accoglienza dello Sportello Facile).


In alternativa è possibile scansionarli e inviarli tramite pec all’indirizzo protocollo@pec.comune.cesena.fc.it, allegando la copia del documento di identità; oppure firmarli digitalmente e inviarli al medesimo indirizzo protocollo@pec.comune.cesena.fc.it. Coloro che hanno bisogno di assistenza per la compilazione, da lunedì 5 giugno possono recarsi allo Sportello Emergenza Alluvione (istituito presso lo Sportello Facile comunale), in Piazzetta dei Cesenati del 1377 n.1 (ingresso lato Rocca), dal lunedì al sabato dalle ore 08:00 alle ore 13:00, giovedì fino alle ore 17:00. Per l’assistenza alla compilazione, i cittadini possono anche contattare gli uffici di Cgil, Cisl e Uil.

 

Possono presentare domanda tutti coloro che avevano alla data dell’evento dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa risultata allagata, o direttamente interessata da movimenti franosi o smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile, per: 


a) il ripristino, anche parziale, dei danni all’abitazione principale, abituale e continuativa; 

b) il ripristino, anche parziale, dei danni ad una o più pertinenze dell’abitazione di cui alla lettera a); 

c) il ripristino di aree e fondi esterni necessari per l’accesso e fruizione dell’abitazione di cui alla lettera a) o delle sue pertinenze; 

d) gli interventi di pulizia e rimozione di acqua, fango e detriti dall’abitazione di cui alla lettera a), dal fabbricato e/o dalla relativa area esterna pertinenziale; 

e) la sostituzione, o il ripristino, o l’acquisto di beni mobili distrutti o danneggiati ubicati all’interno della abitazione di cui alla lettera a), allo scopo di mitigare i più gravi disagi nella gestione degli aspetti correnti della vita quotidiana. 


Il contributo può essere riconosciuto per il ripristino dei danni anche alle parti comuni di un edificio residenziale in cui è presente, alla data dell’evento calamitoso, almeno un’abitazione principale, abituale e continuativa, qualora i danni non consentano la fruibilità dell’edificio. 


I tempi

Il commissario per l’emergenza acquisirà dai Comuni interessati l’esito delle istruttorie alle domande di acconto il 30 giugno 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese. Il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto è fissato al 30 agosto 2023. 




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LUGO: "Finto suicidio", la moglie sapeva dal 2016 che Guerra era in Grecia

Raffaella Borghi sarebbe stata a conoscenza, almeno dal 2016, che l'ex marito Adamo Guerra non era morto, ma si trovava in Grecia. Secondo quanto risulta all' Agenzia di stampa ANSA la donna, residente a Lugo, nel Ravennate, protagonista della storia di cui si è occupata nei giorni scorsi la trasmissione 'Chi l'ha visto' e diversi media, a settembre 2016 presentò una denuncia ai carabinieri di Imola per accusare l'ex di violazione degli obblighi familiari, in relazione al mantenimento delle due figlie. Adamo Guerra era scomparso a luglio 2013, lasciando due lettere in cui diceva che aveva problemi economici e di voler farla finita. Inizialmente si pensò a un suicidio ma, come verbalizzò la stessa ex moglie il 30 settembre 2016, Guerra venne rintracciato in Grecia dalla polizia di quel Paese, a seguito di ricerche in ambito europeo. Il ritrovamento fu notificato all'ex moglie e ai genitori di lui, che dalla scomparsa/allontanamento del figlio hanno aiutato, con una somma mensile, il sostentamento delle due nipoti. Ma verso la fine dell'estate 2016 Borghi denunciò l'ex: aveva bisogno di maggiori risorse dal momento che, tra l'altro, una delle due figlie sarebbe andata di lì a poco all'università. Nei giorni scorsi Borghi aveva detto di aver saputo che l'ex non era morto quando a febbraio 2022 aveva fatto richiesta all'Aire (Anagrafe italiani residenti all'estero) di essere un cittadino italiano residente in Grecia. Nell'ultima puntata Chi l'ha visto ha raggiunto l'uomo a Patrasso. "Dopo una segnalazione di Adamo in Grecia, ho contattato nel 2019 e nel 2021 il Consolato italiano ad Atene per avere conferma della sua presenza sul territorio greco e mi é stato risposto che lì non c'era nessuna traccia di lui". Sono le parole di Raffaella Borghi a Chi l'ha visto, diffuse dalla stessa trasmissione, dopo le notizie apparse oggi sul fatto che la donna sapeva che l'ex marito era in Grecia almeno dal 2016, quando lo denunciò per la violazione degli obblighi familiari. 'Chi l'ha visto' pubblica anche l'email che Borghi ricevette il 9 agosto 2021 dal Consolato, dove si diceva che non avevano tracce del suo ex marito, che non risultava essersi rivolto all'ambasciata.