3 GIUGNO 2023

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3 GIUGNO 2023 - 10:46


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ROMAGNA: Frane, prosegue il monitoraggio e arrivano tecnici dalla Toscana | VIDEO

La solidarietà per la Romagna devastata dall’alluvione arriva, sin dai primi giorni, da tante regioni vicine e distanti. Persone armate di stivali e pale sono giunte a poche ore dal disastro nelle città e nelle campagne sommerse dal fango e dall’acqua ma gli aiuti proseguono ora che si inizia lentamente a guardare anche alla ricostruzione. Le frane sono state sin da subito l’emergenza per le aree di collina e montagna, in particolare nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. E proprio per monitorare la gravità della situazione a poco meno di un mese dall’accaduto, arriveranno dalla Toscana, in particolare da Arezzo, sei tecnici che si andranno ad affiancare a quelli della provincia di Forlì-Cesena per recarsi sui luoghi maggiormente colpiti ed effettuare le ricognizioni e le mappature dei dissesti, dei cedimenti e degli smottamenti stradali. I territori delle due province sono confinanti e saranno determinanti il supporto e la sinergia tecnica per avere un quadro capillare delle circa 400 frane che interessano le quasi 150 strade provinciali. Nella giornata di lunedì prossimo, si legge sulla pagina Facebook del sindaco di Modigliana, Jader Dardi,  verrà consegnato all'azienda incaricata il cantiere sulla riva della Pappona per  l’esecuzione dei lavori necessari a migliorare le condizioni di sicurezza del tratto della strada provinciale faentina, ad un chilometro da Modigliana. Lavori necessari che saranno eseguiti senza prevedere l'interruzione del transito sul tratto di strada interessato, se non che per lo stretto necessario Abbiamo chiesto – scrive Dardi - alla Soprintendenza una verifica urgente sulla situazione della Roccaccia a seguito dei dilavamenti che hanno interessato tutto il territorio. Una verifica necessaria per un monumento simbolo di tutta la comunità




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.