26 MAGGIO 2023

18:06

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1658 visualizzazioni


26 MAGGIO 2023 - 18:06


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1658 visualizzazioni



FAENZA: Volontariato, sabato e domenica cinque punti di coordinamento

Per sabato 27 e domenica 28 maggio è in programma una riorganizzazione del volontariato civile in aiuto alla popolazione alluvionata. Nelle due giornate, i cosiddetti “angeli del fango” saranno accolti a Faenza in cinque punti di coordinamento presidiati dall’associazione umanitaria Emergency, insieme a personale del Comune, con il compito di indirizzare i volontari nelle zone dove c'è maggiore bisogno di aiuto. I punti di coordinamento - attivi dalle 8 alle 16 - saranno collocati lungo le principali direttici di accesso alla città, in parcheggi che agevoleranno l’arrivo e la sosta dei volontari da tutti i principali punti di accesso. Chi arriva in treno troverà un punto di coordinamento presso la Stazione FS di Faenza (Piazza Cesare Battisti, 7). Per chi invece è in arrivo dall’autostrada lungo l’asse di via Granarolo sono previsti due gazebo: uno nel parcheggio di Casa Spadoni (Via Granarolo, 99) e uno nel parcheggio del centro commerciale “La Filanda” (Via della Costituzione, 28). I volontari provenienti da Imola potranno sostare al parcheggio del Pala Cattani (Piazzale Tambini, 5); mentre per chi arriva da Forlì sarà disponibile il parcheggio della Coop “Il Borgo” (Via Fornarina, 119).

Ai volontari è richiesto di sostare solo nei parcheggi indicati e proseguire a piedi. L’esaurimento dei posti disponibili nei quattro parcheggi significherà la copertura di tutte le esigenze di volontariato in città. Si richiede quindi ai volontari di non cercare altri posteggi e valutare se dirigersi verso altri comuni alluvionati per offrire il proprio aiuto. Per questioni di sicurezza sarà vietato accedere alle zone di intervento della Protezione Civile e dei mezzi pesanti e bisognerà seguire le indicazioni fornite in loco dalle forze dell'ordine. Come già ricordato fin dall’inizio dell’emergenza, i requisiti minimi per fare volontariato sono i seguenti: maggiore età; dotazione di abbigliamento adeguato: stivali alti di gomma e guanti; dotazione di attrezzatura utile: spazzolone, badile, pala; essere autosufficienti per acqua, cibo e alloggio.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

BOLOGNA: Raccolta firme di Fratelli d’Italia per il referendum contro la città 30 | VIDEO

Fratelli d’Italia ha organizzato una raccolta firme in piazza Galvani a Bologna contro la città 30 e a sostegno dell’operato delle forze dell’ordine, a pochi giorni dalla presentazione dei dati del Comune a un anno dall’entrata in vigore del provvedimento. Un banchetto per raccogliere firme a sostegno del referendum contro la città 30° a Bologna. Una corsa contro il tempo, con la scadenza prevista per il 25 gennaio, per Fratelli d’Italia che si schiera contro il provvedimento adottato dal Comune, sottolineando come i numeri presentati di recente dal sindaco Lepore non siano così diversi rispetto agli anni precedenti e polemizzando anche sul cambio del Presidente dell’osservatorio regionale sulla sicurezza stradale per motivazioni politiche. Una raccolta firme anche a sostegno dell’operato delle forze dell’ordine, ritenute da FdI poco tutelate e sotto l’occhio del ciclone dopo i recenti fatti di cronaca per il caso Ramy e le conseguenti manifestazioni in città. "Sono fuorvianti i dati che ci sono stati forniti dal sindaco Lepore rispetto alla città 30 all'ora, in particolare quando dice che c'è un calo della mortalità e degli incidenti" proprio grazie alla misura introdotta un anno fa. A dirlo è l'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Stefano Cavedagna, commentando il bilancio tracciato dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ad un anno dall'entrata in vigore della riduzione della velocità in tante strade della città. Fratelli d'Italia ha già raccolto "circa 3000 firme" per indire un referendum per abrogare la misura e nel corso della giornata sono stati organizzati banchetti in diversi punti della città per incrementare le sottoscrizioni dei bolognesi (ne servono 9mila) per questo scopo e per sostenere il Ddl Sicurezza. Dai dati della Città metropolitana nel 2013 avevamo soltanto 7 decessi, quindi meno di quelli che abbiamo oggi, poi nel 2014 nel 2015 nel 2016 c'è stato un aumento della mortalità sulle strade e nel 2017 un ulteriore diminuzione molto simile a quella del 2013". Per Cavedagna "questi dati statistici vengono purtroppo forniti ad hoc per cercare di imbrogliare i cittadini o di portarli ad aderire alla città a 30 all'ora. Purtroppo, come ci dice invece la polizia locale rispondendo a un'interrogazione che noi abbiamo presentato negli ultimi mesi, i dati della mortalità sulle strade di Bologna, sono causati da chi guida in stato di ebbrezza - spiega Cavedagna - da chi fa guida spericolata, da chi guida guardando il cellulare o chi ha comportamenti illeciti sulle strade uno tra questi, ad esempio era una persona che viaggiava oltre i 120 all'ora sui viali della città. Sono questi i casi che purtroppo causano mortalità, come abbiamo visto anche qualche mese fa in via Azzurra dove chi ha causato l'incidente si è dimostrata sotto effetto di stupefacenti, non è chi va ai 36 o i 40 all'ora che uccide le persone. "A Bologna, come segnalato anche dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, c'è una situazione anche determinata dalla concomitanza di eventi di particolare rilievo. È significativo in questa fase garantire alle forze dell'ordine una vicinanza e una solidarietà che qualcuno ha messo troppe volte in discussione con comportamenti che sono sotto gli occhi di tutti". Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, che in piazza Galvani a Bologna ha partecipato al banchetto di Fratelli d'Italia per la raccolta firme a sostegno alle Forze dell'Ordine  e per No Bologna 30. "Chiediamo - prosegue - come si evince dal Ddl Sicurezza, l'introduzione di strumenti che garantiscono maggiore sicurezza per la cittadinanza, maggiore tutela dei diritti soprattutto nei confronti dei soggetti più deboli e anche un'attenzione nei confronti delle forze dell'ordine, spesso sottoposte ad offese e oltraggi che non sono più sostenibili".