RIMINI: Turismo, +51% presenze rispetto all’anno scorso
L’anno turistico parte bene per Rimini. Gennaio e febbraio registrano +106% sul fronte degli arrivi rispetto agli stessi mesi del 2022 e +51% per quanto riguarda le presenze. Dopo “l’ottimo andamento percepito di Pasqua”, come rilevato dal Comune, i dati provvisori dell’Istat confermano un inizio d’anno trainato dagli eventi e dal calendario fieristico-congressuale.
“Anche l'Istat – commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad - conferma i riscontri avuti indirettamente dagli introiti dell'imposta di soggiorno: gennaio e febbraio sono stati mesi boom per Rimini sul fronte dei flussi turistici, chiaramente trainati dalla coda del Capodanno più lungo del mondo e dal Sigep”.
I dati positivi dell’inizio dell’anno arrivano “nonostante la pressoché totale scomparsa del mercato russo e comunque ex sovietico che solo per Rimini valeva fino al 2019”, riporta il sindaco, “circa 25 mila presenze alberghiere al mese”.
Il mese di marzo è stato “altrettanto soddisfacente a detta dei nostri operatori e una Pasqua da sold out, in attesa dei prossimi ponti primaverili e di un maggio di grandi eventi”, aggiunge il sindaco.
È partito bene il 2023 anche per il turismo di Riccione. A inizio anno i flussi turistici non solo sono risultati superiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma anche del 2019, l’ultimo anno pre-pandemico. A gennaio e febbraio, secondo i dati elaborati dal Servizio statistica della Regione Emilia-Romagna, gli arrivi hanno segnato un +114% e le presenze +63%.
In particolare nel primo mese dell’anno, Riccione è stata l’unica località della costa riminese ad avere il segno più sul 2019 per arrivi (+4,8%) e presenze (+0,1%) e ha visto crescere il numero dei pernottamenti in febbraio del 15,4%, sempre rispetto al 2019.
“I risultati sono molto soddisfacenti perché riuscire a superare il livello di presenze e arrivi del 2019 non era affatto semplice né scontato”, commenta la sindaca di Riccione con delega al Turismo Daniela Angelini. C’è ancora da fare, però, sul mercato estero. Sempre nei due primi mesi, gli stranieri sono stati solo il 12% del totale delle presenze. “Troppo poco per una costa che vuole ambire a essere la prima destinazione dei paesi di lingua tedesca e a vantare un appeal internazionale”, ammette la prima cittadina, che, con il suo Comune, punterà sulla promozione “tra Monaco di Baviera e Vienna”, perché “non possiamo avere meno ospiti tedeschi di quanti ne arrivano dal Friuli Venezia Giulia o dalla Sardegna”, dice.
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