RIMINI: Alpini, Non una di meno, “Chiedano scusa per i fatti dell’adunata”
“L’equazione alpino uguale molestatore è scorretta”. Lo afferma l’associazione Non una di meno – Rimini che nel maggio dell’anno scorso, durante l’adunata degli alpini nella propria città, aveva riportato alcune centinaia di molestie segnalate da donne sui propri canali social.
La dichiarazione arriva alcuni giorni dopo che gli alpini hanno confermato la propria partecipazione alla Camminata degli uomini del prossimo 4 marzo a Rimini, iniziativa contro la violenza sulle donne che intende coinvolgere il mondo maschile. Il direttore della rivista L’Alpino Massimo Cortesi, in una recente intervista aveva specificato che la partecipazione all’evento non era un modo per chiedere scusa. Ma secondo l’associazione femminista “l’uscita da questa equazione”, alpino uguale molestatore, “sarebbe ancora più forte se ci si prendesse semplicemente la responsabilità di riconoscere che le molestie e le violenze sono avvenute e sono state attuate da uomini che prendevano parte a questo evento”, l’adunata del 2022.
La stampa locale ha più volte ribadito che delle centinaia di segnalazioni si è arrivati ad una sola denuncia formalizzata e poi archiviata. Secondo Non una di meno “le denunce depositate sono invece di più e non sono state tutte archiviate”. “Voler ribadire la scarsità di denunce seguite alle molestie raccontate da centinaia di persone ai nostri profili social vuol dire continuare a dubitare delle parole e dell’esperienza di queste persone”.
Nel frattempo gli alpini hanno avviato un’iniziativa di sensibilizzazione all’interno dei propri circoli, “un lodevole percorso interno di contrasto alla violenza di genere – rileva Non una di meno - proprio in seguito ai fatti di Rimini, in cui evidentemente sono state riscontrate delle problematiche”.
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