RIMINI: Ucraina, ancora 2.000 profughi presenti, rinnovati permessi di soggiorno | VIDEO
Sono circa 2.000 i profughi ucraini ancora presenti a Rimini. Per loro, grazie a un decreto ministeriale, è scattato in extremis il rinnovo del permesso di soggiorno temporaneo fino al 31 dicembre. Senza di quello non avrebbero potuto lavorare.
Durante l'inverno i profughi ucraini hanno vissuto nell'incertezza, perché non sapevano cosa sarebbe stato di loro dopo il 4 marzo di quest’anno quando, cioè, sarebbero scaduti l'assistenza sanitaria e il permesso di soggiorno per protezione temporanea. In extremis il Consiglio dei ministri, su proposta del ministero per la Protezione civile, ha prorogato lo scorso 2 marzo entrambi i documenti.
Questo “è molto importante perché i datori di lavoro non volevano rinnovare i contratti”, spiega Marta Gladysheva, fondatrice del patronato-caf ‘Doloni’ di Rimini che, gestito da residenti ucraini, si è specializzato nell’assistenza ai loro connazionali agli stranieri in generale.
“Tutto è avvenuto in automatico, nessuno è dovuto andare in questura per rinnovare il permesso di soggiorno”, precisa. Un anno fa, durante le prime fasi dell’accoglienza, vi erano lunghe file ogni giorno di fronte all’ufficio immigrazioni.
Attualmente non esistono statistiche ufficiali sulla presenza di profughi ucraini a Rimini, perché molti hanno fatto ritorno in patria senza aver dato comunicazione. Altri nel frattempo sono arrivati. ‘Doloni’ prova a tenere traccia dei movimenti. “Attualmente sono quasi 2.000” i profughi ospitati, che si sommano ai 5.000 ucraini che già risiedevano in provincia prima della guerra.
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