RAVENNA: "At salùt", l'addio della Romagna a Ivano Marescotti | VIDEO
Passioni, serietà, professionalità acuta intelligenza. Tanti gli aggettivi che si possono usare ma che non sono sufficienti per descrivere la grandezza professionale e umana, di Ivano Marescotti. La notizia della sua morte, in una domenica pomeriggio di primavera, ha gettato nello sconforto le tante persone che nella sua lunga e completa carriera professionale hanno apprezzato la sua attività di attore, dal cinema al teatro sino all’insegnamento. Nello sconforto in particolare il suo paese natale, da sempre amato e contraccambiato, Villanova di Bagnacavallo, che era stato anche centrale in uno dei suoi monologhi più apprezzati.
La malattia che da tempo combatteva con ogni energia lo ha vinto sabato sera all’ospedale civile di Ravenna. Un tumore, un malattia che aveva già conosciuto in passato e che gli aveva anche portato via un figlio 44enne. Una carriera fatta di teatro, sia come protagonista che come direttore del Teatro di Conselice, di poesia con la passione profonda per Raffaello Baldini e la rilettura in chiave romagnola di Dante e Ariosto, il cinema con registri del calibro di Roberto Benigni e Ridley Scott.
Passione che ha espresso anche nella vita privata sposandosi tre volte e l’ultimo matrimonio risale a un anno fa, con Erika Leonelli, che era stata sua allieva al Tam, il Teatro accademia Marescotti, da lui fondato e seguito. Un matrimonio che ha confermato il suo attaccamento al territorio romagnolo rigorosamente in dialetto.
Ciao Ivano, at salùt
ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ