EMILIA-ROMAGNA: Bocciato regolamento figli coppie gay, “Rischi anche per quelle etero” | VIDEO
Duro il giudizio di Arcigay Emilia-Romagna alla bocciatura in Senato del regolamento sul riconoscimento dei figli di coppie gay. Un avvocato ci spiega che in questo modo anche le coppie etero potrebbero non vedersi riconosciuta la genitorialità.
No del centrodestra in Senato al certificato europeo di filiazione, quello che prevede che se una persona viene riconosciuta genitore in uno Stato membro deve essere riconosciuta come tale in ogni altro Stato comunitario. Per Arcigay Emilia-Romagna a rimetterci sono ancora una volta i figli, i quali “rischiano di trovarsi senza diritti – commenta il coordinatore regionale dell’associazione, Marco Tonti - e rischiano di trovarsi in situazioni disperate. Per esempio, in caso di incidente, uno dei due genitori non potrebbe avere il diritto di assisterlo in ospedale o di prendere decisioni per suo conto”.
Duro il giudizio nei confronti della maggioranza. “È una posizione degradante nei confronti dei bambini e delle bambine – afferma Tonti, che è anche consigliere comunale a Rimini con il centrosinistra -, che dimostra il fatto che questo governo fallimentare deve cercare di distogliere l'attenzione dai suoi fallimenti, dal fatto che non riesce ad abbassare le tasse ai poveri e invece riesce ad abbassarle ai ricchi”.
La faccenda riguarda non solo le coppie omosessuali ma anche quelle eterosessuali, come spiega l’avvocato Christian Guidi che ha assistito Arcigay Rimini in alcune cause legali: “Nel momento in cui si continua a perseguire un'idea di genitorialità semplicemente connessa alla genetica, significa che le coppie, che per i motivi più disparati si sono trovate a perseguire la fecondazione eterologa”, finiranno con l’avere “uno dei due genitori” che “non potrà essere inserito come effettivo genitore del figlio o della figlia”. Il genitore non genetico, anche quello eterosessuale, rischia dunque di non vedere riconosciuta la propria genitorialità, come spiega l’avvocato. “Ci troviamo a delle aberrazioni giuridiche – afferma Guidi - che purtroppo sono collegate a visioni arcaiche, ormai ampiamente superate, del diritto di famiglia”.
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