5 DICEMBRE 2023

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5 DICEMBRE 2023 - 16:34


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RAVENNA: Rocca Brancaleone, al via l'ultima parte dei lavori | FOTO

Inizierà entro la fine dell’anno l’ultima parte dei lavori relativi al recupero e alla valorizzazione della Rocca Brancaleone di Ravenna. Il documento ufficiale di “consegna lavori” all’impresa appaltatrice, consorzio Arco Lavori per conto del quale opererà la ditta consorziata Acmar, è stato sottoscritto martedì.

“Con questi ultimi interventi – sottolinea l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte - si giungerà al ripristino della piena funzionalità della Rocca, luogo da sempre caro ai ravennati e uno dei simboli più iconici della città, come scenario per eventi culturali e di spettacolo, valorizzandone la struttura e potenziandone la vocazione di spazio per eventi di grande rilevanza, assicurandone la compatibilità con il contesto storico-monumentale. Saranno inoltre migliorate l’accessibilità e la fruizione da parte degli utenti, nonché assicurato l’adeguamento normativo di impianti e strutture”.

Il progetto è stato finanziato interamente con risorse a specifica destinazione messe a disposizione dal ministero della Cultura e la sua redazione ha visto una proficua collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

Nello specifico i lavori si riferiscono agli ultimi due lotti del progetto, per un importo di 4.173.477,91 euro: il terzo riguarderà la riqualificazione e valorizzazione dello spazio interno dell’arce tramite la creazione di un’arena per spettacoli all’aperto che potrà ospitare 1400 spettatori, comprensiva dei servizi necessari alla sua fruizione, mentre il quarto lotto riguarderà la pavimentazione del piazzale in fregio alla Rocca, la sistemazione della rampa di accesso da via Rocca Brancaleone e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione esterna per la valorizzazione architettonica del complesso.

È prevista la demolizione di tutti i manufatti attualmente presenti all’interno dell’arce e della pavimentazione esistente, poi si procederà con le attività di scavo e con la posa dei sottoservizi e dei relativi impianti. Contestualmente, saranno eseguiti gli interventi di diserbo, pulitura, lavaggio e consolidamento delle murature storiche dell’arce.

Sarà quindi posta in opera la nuova pavimentazione drenante e saranno realizzate le nuove strutture funzionali alla fruizione degli eventi. Infine, sarà riqualificata l’area antistante la Rocca, realizzando percorsi pedonali e aree verdi che rievochino la presenza dell’antico fossato che originariamente la circondava.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

BOLOGNA: Alluvione, nasce la cabina di regia unica con la Regione

Dopo le recenti alluvioni, nasce in Emilia-Romagna un’unica cabina di regia degli interventi tra Regione (Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile), Città metropolitana e Comune di Bologna per affrontare in modo condiviso e congiunto le azioni necessarie per la messa in sicurezza progressiva del territorio di Bologna. La lettera di intenti è stata firmata dal presidente Michele de Pascale e il sindaco del capoluogo Matteo Lepore. La cabina di regia si interfaccerà in modo unitario nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri e del Commissario di Governo. In particolare, "si chiederà al Governo - spiega l'ente regionale - di estendere la competenza del Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche a partire dal maggio 2023 anche agli episodi alluvionali" che hanno interessato Bologna. "L’obiettivo della cabina di regia politica è quello di definire in modo condiviso una nuova e più funzionale suddivisione delle funzioni e delle competenze sulla rete idraulica complessiva della città di Bologna e sul territorio metropolitano, anche attraverso la definizione di un accordo di programma o di altro strumento giuridico idoneo fra i diversi enti e soggetti, sia pubblici che privati, coinvolti". I gravi eventi che hanno colpito la città e l’area metropolitana di Bologna "hanno certamente reso necessario un rafforzamento e una sensibilizzazione della cultura di protezione civile, della piena presa coscienza dei cambiamenti climatici e l’adattamento agli eventi estremi sempre più frequenti da parte della comunità. In collaborazione con l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile si predisporranno una serie di attività divulgative e formative, sia tra enti che presso la cittadinanza". Questo strumento di decisione politica sarà affiancato da un team di lavoro tecnico dei rispettivi enti con la finalità di coordinamento ed indirizzo di tutti i soggetti coinvolti. Per quanto riguarda la città di Bologna, oltre a Regione e Comune, ne faranno parte Consorzio di Bonifica Renana, Hera (quale gestore del ciclo idrico integrato e del sistema fognario delle acque bianche), Atersir, Gestione Acque Canali Reno e Savena (G.A.C.R.E.S).  "Un passo necessario per fronteggiare rapidamente le criticità causate dall’alluvione che ha colpito il nostro territorio e avviare una serie di interventi per mettere in sicurezza idraulica la città e l’area metropolitana". Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, commentando l'istituzione di un'unica cabina di regia tra Regione Emilia-Romagna, comune e città metropolitana per gli interventi riguardanti il capoluogo emiliano romagnolo dopo le recenti alluvioni. "Con questo accordo - sottolinea - ci impegniamo a superare ogni sorta di disallineamento e frammentazione per un governo unitario degli interventi”. Le fasi di intervento definite per la città di Bologna sono tre. La prima riguarda gli interventi urgenti di breve termine con un primo ripristino delle funzionalità pre alluvionali delle opere gravemente danneggiate dagli eventi, dando mandato al gruppo tecnico la precisa individuazione degli stessi e la loro rapida risoluzione. Nella prima fase rientrano per esempio il ripristino della copertura divelta dei canali e la sistemazione di lesioni puntuali degli stessi nelle aree Costa, Zoccoli, Brizio, Monte Nero. La seconda fase prevede la valutazione di limitati interventi puntuali in sede, presso i canali, per la rimozione di restringimenti della portata idraulica tendenzialmente causati da opere private. La terza fase prevede il completamento dello studio idraulico già avviato sul complesso del reticolo e del sistema idraulico per la messa in sicurezza strutturale del nodo bolognese. In questa fase verranno individuate le opere specifiche e lo strumento attuativo. In questa fase si quantificheranno gli importi, le necessarie fonti di finanziamento delle opere e verranno fatte valutazioni sul soggetto attuatore più idoneo. Riguardo al territorio metropolitano di Bologna sarà attivato uno specifico team di lavoro tecnico dei rispettivi enti con la finalità di coordinamento ed indirizzo di tutti i soggetti coinvolti nella gestione e dell’assetto idrogeologico del territorio. Particolare attenzione sarà data, secondo quanto reso noto, agli ambiti collinari a partire dalla val di Zena,  particolarmente colpita dagli eventi dell’autunno scorso. L’articolazione delle diverse fasi di intervento sarà demandata a una prossima valutazione da parte della cabina di regia e del team tecnico.  “E' nostra intenzione affrontare il tema della gestione delle acque e della messa in sicurezza del territorio facendo un deciso salto di qualità negli interventi e lavorando in maniera totalmente sinergica tra tutti i livelli della Repubblica". Così il presidente dell'Emilia-Romagna, Michele de Pascale, commentando l'istituzione di un'unica cabina di regia tra Regione, Comune e Città metropolitana di Bologna per le azioni necessarie per la messa in sicurezza del territorio in caso di eventi alluvionali. "Questa lettera d’intenti, rappresenta un impegno formale di tutte le istituzioni a lavorare insieme per mettere in sicurezza un sistema idraulico bolognese, stratificato nei secoli e non più capace di far fronte agli eventi meteo di oggi", aggiunge.