14 NOVEMBRE 2023

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14 NOVEMBRE 2023 - 15:41


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ROMAGNA: Sciopero CGIL-UIL, “Manovra regressiva su salari, previdenza e fisco” | VIDEO

“La Legge di Bilancio 2024 non prevede soluzioni per l’impoverimento del Paese, e non crea prospettive future per i/le giovani” questo è ciò che sostengono CGIL e UIL che hanno deciso di scioperare e mobilitarsi insieme a lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati venerdì 17 novembre e venerdì 24 novembre.

La proclamazione dello Sciopero Generale ha motivazioni forti e impor-tanti, a partire dalla necessità di rispondere all’emergenza salariale e ga-rantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni; difendere e ri-lanciare, stanziando adeguate e maggiori risorse, la sanità pubblica, le poli-tiche sociali e l’istruzione; combattere la precarietà ed estenderei diritti; ot-tenere un fisco più giusto, che non premi la rendita e gli evasori; per una nuova strategia e un intervento pubblico sulle politiche industriali.

Venerdì 17 Novembre, 8 ore di sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici dei settori: Trasporti, Scuola, Università, AFAM, Ricerca e Formazione Professionale, Poste, Amministrazioni pubbliche, Sanità pubblica e pri-vata, Igiene ambientale, comparto socio-sanitario-assistenziale e le catego-rie interessate dai servizi essenziali (legge 146) nei medesimi settori, tra cui gli Appalti, la Somministrazione e i Precari. Alle ore 10.30 in piazza Ordelaffi Forlì si svolgerà il presidio provinciale CGIL e UIL dei lavora-tori e delle lavoratrici dei settori sopracitati.

Per la giornata del 24 Novembre è prevista un’unica Manifestazione di area Romagnola a Cesena con un corteo che prenderà il via da P.zza San-guinetti alle ore 9.30 e con arrivo in Piazza del Popolo dove si terrà il Co-mizio con l’introduzione del Segretario generale CGIL Emilia-Romagna Massimo Bussandri, gli interventi di delegate e delegati e le conclusioni del Segretario Organizzativo UIL Nazionale Emanuele Ronzoni.




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EMILIA-ROMAGNA: Rischio idrogeologico, Musumeci, 'la Regione ha speso solo 25% fondi'

"Per il rischio idrogeologico in Emilia-Romagna dal 2015 il governo ha stanziato oltre 1 miliardo. A ciò ci aggiungono le risorse Ue pari a oltre 378 milioni. Ma dalle verifiche condotte sul sistema di monitoraggio per gli interventi emerge che a fronte degli stanziamenti risultano purtroppo effettivamente spesi solo 267 milioni di euro, il 25,53% del totale finanziato all'Emilia-Romagna. Tale dato segnala la necessità di rafforzare efficacia e tempestività". Lo ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci in audizione in commissione parlamentare di inchiesta sul Rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano. "La differenza tra risorse stanziate e spese - ha detto comunque - è imputabile a diversi fattori: la complessità delle procedure amministrative, la frammentazione delle competenze tra commissario, Regioni, Comuni, i tempi per i progetti e le gare, la capacità amministrativa di alcuni soggetti attuatori, la presenza di interventi rilevanti in corso di esecuzione, i nuovi eventi che hanno modificato i luoghi. Il governo è impegnato a semplificare questi processi per rafforzare la governance territoriale".