26 GENNAIO 2023

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26 GENNAIO 2023 - 16:38


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RIMINI: Sanità, Villa Maria inaugura Tac, “Investiamo nonostante incertezze” | VIDEO

É stata inaugurata all’ospedale privato accreditato Villa Maria di Rimini la Tomografia assiale computerizzata (Tac), installata presso il rinnovato reparto di Diagnostica per immagini, la cui tecnologia innovativa consentirà diagnosi rapide e ad alta definizione.

“Nonostante la crisi mondiale economica, nonostante la pandemia”, l’ospedale “ha scelto di fare questo investimento di circa 900 mila euro per dare ai cittadini una risposta di alta qualità per quanto riguarda la diagnostica. E anche per continuare la collaborazione con il Sistema sanitario nazionale che ci ha già commissionato circa 150 esami al mese”, ha spiegato a margine dell’inaugurazione la presidente del cda della casa di cura Silvana Carloni. “Nonostante i rischi economici del momento difficilissimo – ha aggiunto -, abbiamo deciso di investire, di credere nel futuro, nei nostri collaboratori e anche nella Regione che sicuramente ci supporterà in questo frangente”.

Si tratta di una macchina “ad alta definizione d'immagine, a 128 strati”, caratterizzata “da una velocità di acquisizione delle immagini e dalla sicurezza per il paziente, perché è in grado di somministrare radiazioni dal 50 all'82% in meno a seconda dei protocolli”, ha spiegato il direttore generale dell’ospedale, Gualtiero Antola. Con la nuova Tac sarà diagnosticabile qualunque parte del corpo grazie ad “algoritmi che consentono di escludere artefatti che possono modificare la chiarezza dell'immagine, tipo le ossa ed elementi ferrosi come le protesi”.

Vi sono poi dei protocolli di utilizzo che consentono “lo studio del polmone a seguito del Covid”, ha aggiunto.




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BOLOGNA: Vertenza Marelli, l'azienda sospende la chiusura dello stabilmento di Crevalcore

“Oggi si apre un nuovo cantiere, con la serietà di tutti i soggetti in campo, per trovare una soluzione per i 229 lavoratori coinvolti e il futuro dello stabilimento Marelli di Crevalcore, sapendo che occupazione e sito produttivo vanno salvaguardati. La sospensione della procedura di cessazione attività è un primo risultato concreto che si deve all’azione congiunta della Regione insieme ai lavoratori, le organizzazioni sindacali e gli Enti locali. Siamo pronti a discutere con responsabilità insieme al Governo, al territorio e alle parti sociali senza escludere alcuna ipotesi di lavoro, a partire dalla possibilità di convincere Marelli a tornare sui propri passi e investire seriamente su Crevalcore, sulla base di un piano industriale condiviso. Il ministro Urso ha proposto di far diventare questa discussione un modello per accompagnare la transizione del settore dell'automotive, ma diciamo con forza al ministro che un tale modello non può in alcun modo prevedere una cessata attività". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Magneti Marelli e l’ipotesi di chiusura dello stabilimento di Crevalcore (Bologna). Oggi a Roma al tavolo di crisi erano presenti il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, rappresentanti di Invitalia, la Regione Emilia-Romagna con l’assessore Colla, la Città Metropolitana di Bologna, organizzazioni sindacali nazionali e regionali emiliano-romagnole e vertici della proprietà. La Marelli durante l’incontro si è detta disposta a “sospendere” a tempo indefinito la procedura di cessazione e licenziamento dei 229 lavoratori, in attesa di trovare una soluzione per il sito di Crevalcore a un tavolo congiunto con Governo, Regione Emilia-Romagna e parti sociali. “Se si apre un confronto per trovare una soluzione per tutti i lavoratori e per il futuro di un pezzo importante della filiera italiana dell’automotive, si fa un primo passo in avanti. Ma la nostra opzione irrinunciabile resta quella di togliere dal tavolo la cessazione di attività- proseguono Bonaccini e Colla- perché illogica e irresponsabile. Sul resto, siamo pronti a fare la nostra parte insieme al Governo, a Invitalia e agli altri Enti locali per accompagnare un progetto serio di reindustrializzazione che dia certezza di un futuro produttivo e occupazionale allo stabilimento di Crevalcore". La crisi arriva a cinque anni dal passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito è oggi impegnato nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori. L’8 novembre già fissata una nuova riunione al Ministero, sull’ipotesi di reindustrializzazione del sito Marelli di Crevalcore.