1 SETTEMBRE 2022

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1 SETTEMBRE 2022 - 08:42


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SAN MARINO: Aborto, un anno dopo il referendum c'è la legge

La Repubblica di San Marino ha una legge che consente l’aborto volontario. Ieri sera il Consiglio Grande e Generale ha approvato con 32 voti a favore, 7 contrari e 10 astenuti un provvedimento che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza a distanza di quasi un anno dal referendum del 26 settembre 2021 che ha visto vincere il ‘sì’ a larga maggioranza. Il quesito ha abrogato una codice risalente al 1865 che puniva con pene tra sei mesi e tre anni di carcere chi procurava un aborto. La legge prevede l’istituzione di un consultorio tramite cui le degenti devono transitare ma i tempi di attivazione non sono ancora definiti. Tuttavia, la legge già consente l’intervento poiché entra in vigore dal quinto giorno successivo alla sua pubblicazione. Le pazienti potranno dunque fare richiesta di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza all’ospedale statale che a sua volta demanderà, almeno per ora, a strutture sanitarie convenzionate esterne al territorio della Repubblica.




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FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.