11 AGOSTO 2022

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11 AGOSTO 2022 - 10:08


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FORLÌ: Vaiolo delle scimmie, al via le vaccinazioni per la Romagna

Vaiolo delle scimmie, dal 17 agosto al via le vaccinazioni anche in Romagna. Al Magazzino Unico di Pievesestina sono arrivate le dosi di vaccino Jynneos (MVA-BN) contro il vaiolo delle scimmie, assegnate all’Ausl della Romagna. Come già annunciato dalla Regione si tratta di 140 dosi: 80 per i soggetti a rischio e 60 per gli operatori di laboratorio. Nello specifico, in questa fase, le categorie ad elevato rischio individuate Ministero sono due: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta al virus; persone gay, transgender, bisessuali e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e che hanno avuto comportamenti sessuale a rischio.Come indicato dalla circolare regionale, in Ausl Romagna il vaccino sarà somministrato in una unica sede, presso l’Ambulatorio di Igiene Pubblica di Forlì, in via della Rocca 19, a partire da mercoledì 17 agosto.

La valutazione dell’eventuale eleggibilità alla vaccinazione in base al livello di rischio identificato sarà effettuata dagli specialisti dei reparti di Malattie Infettive aziendali che, nel pieno rispetto di tutte le normative in materia di protezione dei dati personali, provvederanno ad inviare l’elenco delle persone da vaccinare all’ambulatorio vaccinale di Forlì.

Per concordare un colloquio con gli specialisti dei reparti di Malattie infettive, i soggetti a rischio cui è raccomandata la profilassi possono contattare i seguenti numeri:

Forlì Tel. 0543 735839, dalle ore 11.30 alle 13.30

Cesena Tel. 0547 352548 dalle ore 9 alle 12

Ravenna Tel. 0544 285538 dalle ore 8.30 alle 13

Lugo Tel. 0545 214313 dalle 8.30 alle 13.00

Faenza Tel. 0546 601324 dalle ore 8.30 alle 13

Rimini tel. 0541 705366 dalle ore 8.30 alle 13




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FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.