24 LUGLIO 2022

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24 LUGLIO 2022 - 09:28


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ROMAGNA: Caldo record, superati i 40 gradi, ma da lunedì temperature in calo

Conto alla rovescia per la morsa del caldo e le temperature decisamente sopra la media che hanno dominato finora: la situazione meteorologica va infatti, a partire dalla prossima settimana, verso un indebolimento dell'anticiclone africano responsabile delle temperature sopra la media.Lo ha detto all'ANSA Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) che riunisce Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). La situazione sta cambiando perché la massa d'aria proveniente da Nord "sta schiacciando l'anticiclone africano sul Mediterraneo, espandendolo verso i Balcani e il nostro Sud. Questa situazione ha creato instabilità sull'arco alpino, con temporali che potrebbero interessare anche la Pianura Padana". Una situazione, questa, secondo Gozzini, che "potrebbe portare a un indebolimento dell'anticiclone africano" già dalla prossima settimana, con temperature più basse al Nord e poi progressivamente anche al Centro (a partire da Toscana e Umbria) e poi anche a Sud. Intanto in questo week-end continua il caldo record in Romagna con temperature che in alcune zone hanno toccato i 40 gradi. Tra le città più calde ci sono Forlì e Brisighella.




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BOLOGNA: Sindacati, “rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata” | VIDEO

In occasione dello sciopero nazionale, le categorie della sanità di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti la regione Emilia Romagna a Bologna: al centro il rinnovo contrattuale per gli operatori del settore. Sindacati in protesta davanti la sede della regione Emilia Romagna in occasione della giornata di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata e delle rsa. Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione, le associazioni datoriali private AIOP e ARIS non hanno fatto alcun passo in avanti nelle trattative per il rinnovo contrattuale alla garanzia di una copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni. Un silenzio assordante e una posizione inaccettabile, secondo i sindacati, che auspicano un aiuto dalla regione, per quei 10 mila professionisti del settore senza contratto da 6 e 13 anni. I sindacati: "“Il lavoro svolto nelle strutture sanitarie private accreditate è a tutti gli effetti un serviziopubblico che integra il Servizio Sanitario Nazionale, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Per questo chiediamo regole chiare e vincolanti per l’accreditamento: chi riceve fondi pubblici deve garantire salari dignitosi, il rispetto dei diritti e dotazioni organiche adeguate, esattamente come avviene nella sanità pubblica. Per questo chiederemo alla Regione Emilia Romagna di fare la sua parte per inserire il criterio dell' obbligo di rinnovo del contratto per mantenere gli accreditamenti , chiedendo il vincolo attraverso la Conferenza delle Regioni, congiuntamente al Ministero della Salute per fermare quella che è una corsa al ribasso dei costi che le aziende esercitano sulla pelle viva delle lavoratrici e deilavoratori. Non permetteremo che il diritto al contratto resti ostaggio di logiche economiche che scaricano il rischio d’impresa sui lavoratori e sulla collettività”, proseguono Bonaccini, Uccellatori, Palmarini.