24 LUGLIO 2022

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24 LUGLIO 2022 - 10:33


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RAVENNA: De Pascale, “Avanti col rigassificatore”, il 4 agosto prima riunione | VIDEO

E’ stata fissata per il 4 agosto la prima conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sul progetto di installazione di un rigassificatore al largo della costa ravennate. Per il sindaco De Pascale il programma va avanti anche dopo la caduta del Governo.

“La caduta del governo Draghi non cambia nulla dell’impegno preso con il paese per quel che riguarda il rigassificatore” Queste le parole del sindaco di Ravenna Michele de Pascale che tira dritto sul progetto che, nel giro di due anni, dovrebbe portare al largo della costa romagnola la grande nave che trasporta l’impianto per la conversione del gas liquido. Il progetto è stato presentato dalla società Snam pochi giorni prima della crisi che ha portato alle dimissioni del presidente del consiglio ma non sembra destinata a incontrare ostacoli e ha un calendario già abbastanza delineato. Il 4 agosto è stata fissata la prima conferenza dei servizi che in 120 giorni dovrà fornire le autorizzazioni necessarie. Se tutto andrà bene i lavori inizieranno a inizio 2023 e l’inaugurazione ci sarà nel terzo trimestre del 2024. Per quella data potrebbe aver preso il mare, letteralmente e metaforicamente, anche il progetto Agnes, che prevede l’installazione di un campo eolico nell’adriatico. Da qui un’altra proposta, fatta dall’amministratore dell’azienda Alberto Bernabini, quella di unire il gas prodotto dal rigassificatore con l’idrogeno delle pale eoliche facendoli passare entrambi dal metanodotto che collega la nave a terra. “Se questi due progetti si unissero – ha spiegato – si potrebbero miscelare piccole quantità di idrogeno con il metano immettendo nella rete un gas che produrrebbe meno inquinamento”




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BOLOGNA: Sindacati, “rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata” | VIDEO

In occasione dello sciopero nazionale, le categorie della sanità di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti la regione Emilia Romagna a Bologna: al centro il rinnovo contrattuale per gli operatori del settore. Sindacati in protesta davanti la sede della regione Emilia Romagna in occasione della giornata di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata e delle rsa. Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione, le associazioni datoriali private AIOP e ARIS non hanno fatto alcun passo in avanti nelle trattative per il rinnovo contrattuale alla garanzia di una copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni. Un silenzio assordante e una posizione inaccettabile, secondo i sindacati, che auspicano un aiuto dalla regione, per quei 10 mila professionisti del settore senza contratto da 6 e 13 anni. I sindacati: "“Il lavoro svolto nelle strutture sanitarie private accreditate è a tutti gli effetti un serviziopubblico che integra il Servizio Sanitario Nazionale, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Per questo chiediamo regole chiare e vincolanti per l’accreditamento: chi riceve fondi pubblici deve garantire salari dignitosi, il rispetto dei diritti e dotazioni organiche adeguate, esattamente come avviene nella sanità pubblica. Per questo chiederemo alla Regione Emilia Romagna di fare la sua parte per inserire il criterio dell' obbligo di rinnovo del contratto per mantenere gli accreditamenti , chiedendo il vincolo attraverso la Conferenza delle Regioni, congiuntamente al Ministero della Salute per fermare quella che è una corsa al ribasso dei costi che le aziende esercitano sulla pelle viva delle lavoratrici e deilavoratori. Non permetteremo che il diritto al contratto resti ostaggio di logiche economiche che scaricano il rischio d’impresa sui lavoratori e sulla collettività”, proseguono Bonaccini, Uccellatori, Palmarini.