BOLOGNA: Passante di mezzo, cantieri quasi al via, ma Fdi non si arrende
Nonostante manchino poche settimane all'inizio dei cantieri per il Passante di mezzo bolognese, Fratelli d'Italia torna all'attacco dell'opera, annunciando una serie di interventi da presentare ad Autostrade per l'Italia per “mitigare i danni per chi abita lungo il tracciato”. A confermarlo è il senatore, ex consigliere comunale e regionale, Marco Lisei
Un'opera definitiva più volte inutile e dannosa, ma già in fase di cantierizzazione e la cui realizzazione, pertanto, è ormai impossibile da fermare. Fratelli d'Italia, la forza politica più ostile all'infrastruttura prima come opposizione e poi come partito di governo, però non si arrende.
E in vista dell'inizio effettivo dei lavori del passante di mezzo bolognese, , previsto entro i primi del 2023il partito di Giorgia Meloni è a lavoro per presentare ad Autostrade per l'Italia, che dovrà occuparsene, una serie di “interventi affiché i cantieri, che paralizzeranno la città, siano il meno possibile impattanti". Parola di Marco Lisei senatore di Fratelli d'Italia avverso al progetto fin dai tempi della sua esperienza in consiglio comunale e regionale. Per esempio, spiega l'avvocato bolognese in un'intervista, “proporremo di creare piccole opere di adduzione per scaricare il traffico dalla tangenziale, in modo che, per esempio, chi si reca in aeroporto o si dirige verso la pianura eviti di restare imbottigliato". Non solo. Per “mitigare i danni per chi abita lungo il tracciato del Passante" Lisei anticipa la richiesta che i cosiddetti tratti “inscatolati”, e cioè coperti con gallerie artificiali, siano molti di più e molto più lunghi di quanto oggi previsto, in modo da "ridurre al minimo l’impatto acustico e delle emissioni di inquinanti sui residenti". Per ottenere un collegamento anche a sud, da sempre nel mirino degli esponenti locali di Fdi, ma escluso da qualsiasi progetto di Autostrade, Lisei infine attacca: “la soluzione principale resta la bretella Reno-Setta",un collegamento a Sud sarà indispensabile per avvicinare l’Appennino, che si sta spopolando, alla città".
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