ORE 9.45
Per il maltempo che ha colpito gran parte della regione Emilia-Romagna, generando alluvioni, frane e danni d’acqua, i vigili del fuoco in due giorni hanno svolto oltre 1.000 interventi: tra squadre ordinarie con pompe idrovore, esperti in topografia, soccorritori fluviali, sommozzatori, dronisti ed elicotteristi. Lo rende noto il corpo. Sono più di 250 le unità al lavoro, il cui impegno è concentrato nel ravennate dove permangono criticità tra Bagnacavallo e Lugo. Proseguono in località Traversara di Bagnacavallo le ricerche di due persone segnalate come disperse da un testimone, anche se al momento non è pervenuta alcuna denuncia di scomparsa né risultano cittadini mancanti all’appello.
ORE 9.16
A Lugo, nel Ravennate, l'acqua ha allagato gran parte delle zone est e sud e anche parzialmente il centro. “Stiamo raccogliendo l'elenco delle vie principali e dei problemi di viabilità”, rende noto l’amministrazione comunale che ha messo a disposizione dei cittadini il numero 80007525 per le emergenze.
ORE 9.10
"È incredibile sentire la Regione che prova a scaricare le colpe sul governo. La nostra buona volontà viene utilizzata da alcuni per scaricare le responsabilità, ma quella sugli argini, i fiumi e i corsi d'acqua è solo della Regione Emilia-Romagna". Così al QN il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami (FdI). "Priolo parla di cose che doveva fare la Regione da tempo - aggiunge - ovvero mettere davvero in sicurezza i fiumi dopo il disastro del 2023".
"A oggi - dice poi - la Regione ha ricevuto dal governo circa 230 milioni di euro per il reticolo idrografico. E non hanno fatto quasi niente. Prendiamo, dal post alluvione, le ordinanze numero 6 e numero 15, entrambe di somma urgenza- Per la 15 dove potevano anche scegliere una ditta a loro piacimento, senza bandi, non hanno speso nulla. Per la 6 invece hanno speso circa il 50%. Per l'altra ordinanza, la numero 8 che da sola cubava 100 milioni e per la quale rimborsavamo tutto, non hanno speso nulla". La Regione, gli viene obiettato, dice anche che è Figliuolo a dover sbloccare i piani speciali per realizzare le casse d'espansione: "Le casse d'espansione doveva farle prima. È quello il punto: per anni non hanno fatto nulla, ecco perché è stato nominato il commissario Figliuolo, per aiutarli. E poi non è possibile se non forniscono i dati - conclude Bignami - Benché sia stato chiesto quattro volte e benché siano trascorsi 500 giorni la Regione non ha mai trasmesso a Roma i dati sullo stato del reticolo idrografico pre-alluvione, utile per poi approntare i piani speciali".
ORE 9.06
I pazienti ricoverati all’ospedale di Lugo, nel Ravennate, sono stati trasferiti in via precauzionale presso altre strutture dell'Ausl Romagna per possibili interruzioni di energia elettrica o altri disservizi legati all'alluvione. Lo ha reso noto l’amministrazione comunale. Il trasferimento riguarda un centinaio di pazienti mentre restano operativi il Pronto Soccorso e il Cau. La cittadina teme altri allagamenti per la possibile rottura del Senio.
ORE 8.59
"Stiamo continuando a monitorare la situazione su Lugo. Al momento risultano allagate la maggior parte delle aree ad est e sud e anche parte del centro. Pare che il flusso alimentato dalla rotta della Chiusaccia del Senio di Cotignola sia in esaurimento, grazie al notevole abbassamento del livello idrometrico del fiume". Così il sindaco di Fusignano, nel Ravennate, Nicola Pondi dopo l'alluvione delle scorse ore. "Già da ieri siamo concentrati nel monitoraggio dello scolo Arginello che drena Lugo verso Fusignano, passando per le campagne a nord di Maiano. Attualmente il livello è in aumento, ma sotto controllo. L'acqua che sta interessando il centro di Lugo si muoverà anch'essa verso di noi, ma seguendo la direzione della Quarantola. Ribadiamo che è necessario continuare a rispettare l'ordinanza che prevede di trasferirsi ai piani alti, mettendosi in sicurezza. Sono le ultime ore di massima attenzione - precisa - per quanto riguarda il nostro territorio. So che soprattutto per i cittadini non é semplice rivivere questa situazione a 18 mesi di distanza e che la stanchezza e la tensione é tanta. Il nostro territorio, la nostra gente, ha subito ancora una volta traumi enormi che insieme affronteremo. Continuiamo a collaborare, con la consapevolezza che non siamo soli e che diversi comuni attorno a noi hanno subito gravissime ferite. Siamo un unico territorio che insieme sta lavorando per salvarsi",conclude.
ORE 8.53
"Su Sant'Agata sul Santerno è stata una notte tranquilla: il livello del Santerno è tornato a livelli non preoccupanti e sono praticamente cessate le precipitazioni. Purtroppo non si può dire lo stesso per altri Comuni dell'Unione della Bassa Romagna che si sono allagati a causa delle rotte arginali verificatesi". Così il sindaco di Sant'Agata sul Santerno, nel Ravennate, Riccardo Sabadini. "Per quanto riguarda il nostro territorio, stiamo verificando se le acque fuoriuscite dalla rottura del Senio a Cotignola, che hanno raggiunto Lugo, possano arrivare nell'area industriale di Via Ricci Curbastro: al momento è una probabilità molto remota ma teniamo monitorata la situazione. In ogni caso, almeno per il momento, permangono valide tutte le ordinanze già emanate negli scorsi giorni", aggiunge.