23 MARZO 2020

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23 MARZO 2020 - 14:44


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FORLI’: La mostra “Ulisse” partecipa al Dantedì, con la realizzazione di un cortometraggio

La cultura non si ferma, ed anche se l’emergenza coronavirus sta impedendo al pubblico di visitarla, la grande mostra dedicata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ad “Ulisse” presso i Musei San Domenico continua a produrre cultura, proponendo – in occasione del Dantedì – un cortometraggio dedicato per l’appunto alla rappresentazione della figura di Ulisse nella Divina Commedia. A partire da alcune celeberrime miniature ospitate in mostra, come quelle dell’anonimo fiorentino e dell’anonimo lombardo, la direzione artistica della mostra, presieduta da Antonio Paolucci e coordinata da Gianfranco Brunelli, ha curato la regia di un video che combina tradizione ed innovazione, sfruttando da una parte le tecniche proprie della realtà aumentata e dall’altra la straordinaria ed indimenticata voce di Vittorio Gassman. Il MiBACT e il Miur proporranno - insieme a scuole, musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi e luoghi della cultura – immagini e video sui propri profili social per raccontare quanto la figura di Dante, nel corso dei secoli, abbia segnato profondamente tutte le espressioni culturali e artistiche dell’identità italiana. Al Dantedì parteciperà attivamente anche la Rai, selezionando dalle proprie teche le lecturae Dantis interpretate dai maggiori artisti del nostro tempo, programmate in brevi pillole nelle tre reti generaliste della Rai e su Rai Play. E proprio in questo contesto troverà spazio anche la programmazione del cortometraggio realizzato all’interno della grande mostra forlivese “Ulisse. L’arte e il mito”. Il cortometraggio forlivese rimarrà quindi visibile - nei giorni successivi - sul canale youtube della Fondazione di Forlì.

 

 

 

 

 

 




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FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.