6 LUGLIO 2019

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6 LUGLIO 2019 - 11:05


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ROMAGNA: 600mila in riviera per la Notte Rosa | VIDEO

Grande successo ieri sera per la Notte Rosa che ha portato di nuovo sulla riviera il capodanno dell’estate. E questa sera si replica

 

E’ stato Francesco de Gregori il re di questa notte rosa che si è esibito insieme a tanti altri artisti in piazza Fellini a Rimini per il capodanno dell’estate. Per il 14esimo anno consecutivo la Romagna ha ospitato concerti, spettacoli e feste di ogni tipo, nei suoi 110 chilometri di litorale, partendo dai lidi Ferraresi e spingendosi sconfinando fino nelle Marche. La musica sempre grande protagonista, con le regine dei tormentoni estivi Baby K e Giusy Ferreri, che si sono esibite a Comacchio e Marina di Ravenna. A Cesenatio spazio ai Nomadi e a Paolo Belli, ospite di Gatteo, così fino ad arrivare a Rimini, con il grande concerto di piazza Fellini, aspettando poi i fuochi di mezzanotte, per una festa che continua ad attirare visitatori.

"600mila presenze turistiche e 48 milioni di fatturato in tre giorni - ha spiegato l'assessore Andrea Corsini - segno che il turismo è divertimento e spettacolo, ma anche un grande settore economico"

Notte Rosa che, rispetto agli anni d’oro, ha risentito di un leggero calo. Pochi i partecipanti alla festa di Radio Deejay a Riccione, forse anche a causa dei mille disagi causati dalle nuove norme di sicurezza

"E' un tema importante e bisogna tenerne conto, ma si dovrebbe anche cercare di non pregiudicare la voglia di divertirsi dei giovani - continua Corsini - io non condivido alcune misure troppo restrittive messe in atto da alcuni sindaci"

Notte rosa che continua per tutto il fine settimana anche con i concerti all’alba e con i carri del carnevale che sfileranno a Misano. Per una riviera che ha bisogno di scrollarsi di dosso le difficoltà legate al maltempo del mese di maggio.

 




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.