4 LUGLIO 2019

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4 LUGLIO 2019 - 16:48


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FERRARA: Più posti per il corso di Medicina, raggiunta la quota di 602 studenti | VIDEO

Da 183 posti a 600, più due riservati a studenti extracomunitari. Questi i numeri che interesseranno il corso di Medicina e chirurgia dell’Università di Ferrara per l’anno accademico 2019/2020. L’ateneo estense ha ottenuto dal ministero l’aumento di cui già si discuteva nei mesi scorsi, aggiudicandosi il secondo posto a livello nazionale. Si tratterà certamente di un anno di rodaggio, che punta a far arrivare a Ferrara un test d’ingresso differente rispetto a quello previsto oggi in Italia. Sbarramenti al primo e secondo anno per procedere con gli studi, agevolazioni per gli studenti che entrano in graduatoria a corso iniziato, ma anche attenzione alla gestione dei tirocini durante il cosiddetto triennio clinico che obbligherà alcuni studenti a uscire dalla città. Appoggio a questo importante progetto giunge anche dal sindaco neo eletto.




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RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.