22 GIUGNO 2019

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22 GIUGNO 2019 - 10:34


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EMILIA-ROMAGNA: Rifiuti, cresce la differenziata e si avvicina all'obiettivo per il 2020 | VIDEO

In Emilia Romagna cresce la raccolta differenziata, seppur nei territori la situazione non sia omogenea. Se nel 2018 la produzione totale di rifiuti urbani è stata di 3 milioni di tonnellate, la differenziata ha permesso di recuperarne oltre 2 milioni.

Il Comune più virtuoso è San Possidonio, in provincia di Modena, dove la raccolta differenziata arriva a sfiorare il 94%; quello che nel 2018 ha invece registrato la peggior performance è Corte Brugnatella, comune del piacentino dove la percentuale è ferma al 7%. In generale però in Emilia Romagna la raccolta dei rifiuti come carta, plastica e umido cresce in tutte le province, e lo scorso anno la media è arrivata al 68%, con un incremento rispetto al 2017 del 3,7%, il più alto da quando è stato approvato il piano regionale dei rifiuti, ormai cinque anni fa. E non molto distante dall’obiettivo fissato da viale Aldo Moro per il 2020, pari al 73%




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FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.