6 DICEMBRE 2019

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6 DICEMBRE 2019 - 11:57


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EMILIA-ROMAGNA: Lavoratrici e maternità, una brochure su diritti e tutele | VIDEO

C’è ancora molto da fare per garantire una giusta ed equilibrata conciliazione tra lavoro e maternità e contrastare il fenomeno delle dimissioni volontarie. Per aiutare le donne a orientarsi e a rivendicare i loro diritti e sollecitare i datori di lavoro a rispettarli secondo quanto previsto dalla normativa vigente, l’ispettorato interregionale del lavoro e la consigliera regionale di parità hanno realizzato il primo vademecum sul tema, presentato con la condivisione anche di qualche dato sul fenomeno socio-occupazionale.

Sonia Alvisi, consigliera di parità: «La brochure informativa che accompagna la donna dalla gravidanza al rientro in azienda, contenente tutte le informazioni necessarie su dubbi e perplessità, è stata voluta dall’ispettorato interregionale del lavoro e dalla rete delle consigliere di parità dell’Emilia-Romagna. I consiglieri di parità accolgono il 65-70 per cento di questi casi, dai quali riscontriamo scarsa informazione su questi temi». E sono ancora numerosi i casi di dimissioni nei primi 3 mesi di vita dei bambini.

Stefano Marconi, referente dell’ispettorato del lavoro interregionale: «La lavoratrice non sempre viene allontanata dal lavoro durante la gestazione, perché ci sono attività o gravidanze che possono essere utili durante quel periodo. L’ispettorato interviene quando il datore di lavoro non sa garantire mansioni compatibili: abbiamo registrato 8500 casi di incompatibilità in regione nel corso del 2018, alcuni dei quali rilevanti perché non attivati dal datore di lavoro, oppure perché il datore non ha concesso diritti o permessi di cui la lavoratrice aveva diritto, come i permessi per allattamento, visite, retribuzione nei periodi di sospensione. Rispetto al 2017 c’è stato un regresso del 37 per cento, ma è ancora molto importante informare le lavoratrici della possibilità anche di ricorrere a noi. Il datore di lavoro dovrebbe sempre informare le lavoratrici sui rischi in azienda, compreso il documento di valutazione dei rischi».

Ci sono due tipi di astensione dal lavoro: per patologie che mettono a rischio la gravidanza, con procedura che passa attraverso l’Ausl; per rischi legati alla permanenza nel luogo di lavoro, con procedura attivata dal datore di lavoro attraverso l’ispettorato, che valuta se la sua postazione è consona al Dvr. La brochure è in distribuzione in aziende, uffici e studi di consulenza.




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