30 AGOSTO 2017

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30 AGOSTO 2017 - 14:29


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RIMINI: Progetto Tiberio, rimossa epigrafe del '700 per il restauro | FOTO

Nuovo sopralluogo questa mattina della Soprintendenza al cantiere del progetto Tiberio di Rimini, quello relativo alla passerella ciclopedonale sul canale. Primo atto dopo la riapertura del cantiere avvenuta lunedì scorso è stata la rimozione dell’epigrafe in pietra calcarea posta attualmente sulle mura lato porto in prossimità del ponte di Tiberio Rimini. Un’epigrafe di grande importanza storica perché posta a memoria dell’intervento di restauro e ricostruzione delle mura portuali avvenuta nella metà del settecento. Un intervento che interessò la parte superiore delle mura, riconoscibili ancor oggi a vista per la presenza di un cordolo, che furono rifatte nell’anno 1750 a “riparo provvisionale - come racconta il Tonini nella sua “Storia di Rimini” - al Muro della Città caduto nella Marecchia l’anno 1746 presso la Salara e la Porta San Giuliano”.

L’intervento è stato eseguito ieri da una ditta specializzata. Partendo dalla sommità del muro, l’epigrafe è stata via via scucita dalla mura esterna arrivando a liberarla completamente. Attraverso un’imbragatura con fasce in fibra di nylon è stata poi sollevata e portata all’interno del cantiere. Adagiata ora su delle piane di legno sarà restaurata in loco.

La pietra – secondo quanto si apprende da una nota del Comune - si presenta priva di depositi grassi e in buono stato. Dopo una prima pulitura a secco mediante spazzole morbide e bisturi, si procederà al trattamento con prodotti consolidanti e idrorepellenti. La pietra infatti non sembra avere bisogno né di particolari interventi di consolidamento né di particolari restauri, ma sarà dopo un esame più approfondito che accerti la conservazione della materia lapidea che saranno valutate eventuali lavorazioni che si rendessero necessarie alla miglior conservazione dell’epigrafe.

L’epigrafe verrà infine ricollocata sulla mura esterna nel punto stabilito, come da indicazioni della Soprintendenza, così da essere visibile al pubblico dalla passerella.




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.