23 APRILE 2016

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23 APRILE 2016 - 15:44


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EMILIA ROMAGNA: La Regione litiga con le Marche per una fiction sulla "Motor Valley"

Emilia-Romagna e Marche litigano sul marchio 'Motor valley'. Gli assessori regionali a turismo e cultura di Bologna hanno replicato infastiditi all'annuncio della film commission delle Marche dell'accordo con Pupi Avati su una fiction dedicata al motociclismo, una storia liberamente ispirata a Valentino Rossi che sarà girata nel Pesarese. Secondo quando riportato dal Resto del Carlino, il regista bolognese avrebbe 'scartato' la sua regione e la cosa avrebbe fatto piacere agli amministratori marchigiani che, per le loro iniziative promozionali, non possono usare l'espressione 'Motor valley - Nelle terre dei motori' che è un marchio registrato dall'Emilia-Romagna.  

"Alla Regione - replicano Andrea Corsini e Massimo Mezzetti, assessori dell'Emilia-Romagna - non risulta nessuna richiesta da parte di società riconducibili a Pupi Avati e al suo progetto di fare un film che racconti la storia di due piloti di moto e che sarebbe ispirato alla vicenda di Valentino Rossi. Figuriamoci se non l'avremmo presa in considerazione, visto che l'Emilia-Romagna è la terra dei motori per eccellenza. Se Pupi Avati volesse venire a girare da noi troverebbe tutta la nostra disponibilità, come altri registi e produttori nazionali e internazionali stanno ricevendo". In quanto al brand Terra di motori, "la Regione - dicono - è impegnata nel suo progetto di valorizzazione e promozione del brand 'Motor Valley', lo promuoverà anche attraverso alcune produzioni televisive nazionali e internazionali. Dopo la presentazione a Milano del nuovo sito, del logo e dei soggetti che compongono la 'Motor Valley'. Abbiamo confermato 1 milione di euro di risorse regionali all'interno del più ampio progetto 'Via Emilia'".




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EMILIA-ROMAGNA: Granchio blu, Bonaccini, “emergenza nazionale”

“Il granchio blu sta distruggendo l’ecosistema del Delta del Po e l’economia locale, con ricadute sociali davvero molto gravi per tutta la nostra comunità”. Così il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Alessio Mammi, dichiarano a proposito della situazione in cui versano pescatori e acquacoltori delle marinerie di Goro e Comacchio, nel ferrarese. “Purtroppo il Governo non ha ancora concesso l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore per i territori di Goro e Comacchio, impedendo così alle imprese di sospendere i mutui, beneficiare di sgravi fiscali e individuare una strategia nazionale efficace di contrasto al granchio blu. Si tratta di una situazione non più sostenibile”, continuano. La Regione si è confrontata ripetutamente in questi mesi con le marinerie di Goro e Comacchio, evidenziando una situazione di grande criticità, e ha fatto incontri con i consorzi, le associazioni di pesca e l’Università, e ha già messo a disposizione delle imprese 1 milione di euro di indennizzi. “È indispensabile- continuano presidente e assessore- avere in disponibilità gli indennizzi per le imprese, messi dal Ministero dell’Agricoltura che ha la delega alla pesca. Ma non basta, c’è bisogno di tutto l’impegno politico nazionale per prevedere misure speciali, per permettere alle imprese di ripartire”. “Ribadiamo con forza- concludono- la necessità di dichiarare l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore. Ci auguriamo che tutte le forze politiche in Parlamento facciano proprio il nostro ennesimo appello:”