12 MARZO 2016

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12 MARZO 2016 - 11:33


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RAVENNA: Trivellazioni, botta e risposta in Consiglio comunale - VIDEO

Sono ben 49 le piattaforme poste al largo delle coste romagnole che rischierebbero la chiusura a seguito delle nuove norme sulla trivellazione, per le quali è previsto un referendum nazionale in data 17 Aprile. Il quesito ammesso riguarda la durata delle concessioni già rilasciate: attualmente non è prevista nessuna scadenza e ogni società è libera di effettuare trivellazioni finchè ritiene che il giacimento sia produttivo. Mentre, con l'approvazione della nuova norma, verrebbe fissato per legge un limite naturale di cessione dell'attività. Il tema è delicato in quanto in ballo ci sarebbero non solo molti posti di lavoro ma anche la cura dell'ecosistema marittimo di tutto il territorio. A portare i numeri dell'occupazione in Consiglio è il Vice Sindaco Mingozzi che ribadisce il suo "No" al referendum: " A Ravenna operano 51 aziende che danno lavoro a più di 6mila addetti, vorrei battermi affinchè tra qualche mese non si rischi la chiusura degli impianti".  Di segno opposto è, invece, il commento del capogruppo Cinquestelle Pietro Vandini: "Non è vero che l'approvazione delle nuove norme interromperebbe ogni attività di impresa, in quanto le concessioni si protrarranno comunque fino all'esaurimento delle materie prime da estrarre"




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

BOLOGNA: Asaps, tremila morti in 10 anni per conducenti senza patente

I conducenti senza patente, perché mai conseguita oppure revocata o sospesa, hanno provocato in dieci anni - dal 2013 al 2022 - quasi tremila morti, per l'esattezza 2.967, e oltre 53mila feriti sulle strade italiane. Il dato è dell'ufficio studi Asaps, l'Associazione sostenitori della Polizia stradale, che ha elaborato i numeri dell'Istat. L'anno 2022, dopo la fine della pandemia, ha visto i dati peggiori, con 342 morti e 7.568 feriti. In pratica, dai soli incidenti con conseguenze alle persone emergerebbe che il 10% delle auto circolanti ha alla guida un conducente senza patente. Si tratta di un fenomeno in crescita, nonostante la legge abbia introdotto la "guida senza patente" come aggravante dell'omicidio stradale e delle lesioni personali stradali. Le sanzioni previste per la semplice "guida senza patente" vanno da 5.100 a 30.599 euro (pagamento scontato entro 5 giorni a 3.570 euro) con il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi, grazie alle norme sulla depenalizzazione del gennaio 2016. Secondo i dati dell'Asaps molti conducenti 'spatentati' erano stranieri, anche con casi di minorenni alla guida. "Il tema degli omicidi stradali provocati da conducenti privi di patente dovrà essere valutato dal legislatore nei lavori parlamentari per la riforma del codice della strada, ora all'esame della Commissione Trasporti alla Camera", dice Giordano Biserni, presidente Asaps, ricordando che "nel 1999 la norma fu depenalizzata e nel 2007 tornò ad essere reato, a causa dei dati molto negativi degli incidenti in Italia. Poi nuova retromarcia nel 2016, con il ritorno alle sanzioni amministrative e a violazioni penali solo in caso di recidiva. Se i processi sono diminuiti, i dati del 2022, i peggiori del decennio, ci devono preoccupare". (foto d'archivio)