12 MARZO 2016

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12 MARZO 2016 - 11:58


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ADRIATICO: Allarme di Greenpeace per le cozze da piattaforma- VIDEO

Uno degli ingredienti tipici della nostra riviera Romagnola, soprattutto nel periodo estivo, la cozza, potrebbe essere a rischio. A dare l'allarme è l'associazione ambientalista Greenpeace. Le cozze raccolte intorno alle piattaforme offshore dell'Eni in Adriatico contengono,  spesso in concentrazioni che eccedono i parametri di legge, metalli pesanti  come per esempio mercurio, cadmio, piombo e arsenico, benzene e altri idrocarburi. Tutti estremamente dannosi alla salute.  Greenpeace pubblica, infatti,  i dati - prodotti dall'Ispra su committenza di Eni - relativi alla contaminazione ambientale dei campioni di cozze raccolti su 19 piattaforme offshore operanti lungo le coste romagnole. L'organizzazione chiede all'Arpa Emilia Romagna quali garanzie esistano sull'assenza di contaminazione nelle cozze 'da piattaforma' immesse in commercio. I dati mostrano una contaminazione per almeno una sostanza chimica pericolosa nei tre quarti dei sedimenti marini vicini alle piattaforme. "In base a quanto si deduce dal sito di Eni, da più di vent'anni le cozze presenti sulle piattaforme vengono regolarmente raccolte da alcune cooperative romagnole di pescatori e successivamente commercializzate", evidenzia Greenpeace. "Queste cozze coprirebbero il 5% della produzione annuale della Regione. Solo nel 2014 sarebbero stati immessi sul mercato italiano 7mila quintali di cozze 'da piattaforma'". "Molte delle sostanze rinvenute dall'Ispra nelle cozze raccolte presso le piattaforme di Eni sono note per essere cancerogene". Diventa quindi urgente secondo Greenpeace, avere conferma che le cozze che finiscono nei piatti degli italiani non siano gravemente contaminate". 




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BOLOGNA: La città si accende per il Natale, illuminata la Torre degli Asinelli | VIDEO

Bologna si accende per il Natale con l'illuminazione della Torre degli Asinelli, grazie alla donazione di Concommercio Ascom e altri sponsor. Un segnale di speranza anche per la 'malata' Torre Garisenda. Bologna dà il benvenuto ufficialmente al Natale con l'illuminazione della Torre degli Asinelli, grazie alla donazione di Confcommercio Ascom. Un segnale di speranza per la zona che sta vivendo un momento difficile a causa della situazione della Garisenda, dove è partito il cantiere della messa in sicurezza che ha occupato completamente piazza Ravegnana, lasciando un passaggio al centro per i passanti. A dare il via all'accensione delle luci, il sindaco Matteo Lepore, insieme ai rappresentanti di Ascom: il primo cittadino ha scandito il conto alla rovescia e la torre si è illuminata di una luce rossa che lascia il posto a una bianca e gialla, tutto a basso consumo, avvolgendo via Rizzoli in un gioco di di luci e ombre che ha incantato turisti e residenti che si sono fermati ad ammirare lo spettacolo. Nei prossimi giorni si illuminerà anche via San Vitale. “L'illuminazione della Torre degli Asinelli è un segnale di fiducia nel pieno recupero di questa area monumentale simbolo della città, attorno alla quale opera un tessuto economico che, ancor più in questo periodo, va tutelato e promosso" ha spiegato il direttore generale di Ascom, Giancarlo Tonelli. “Un simbolo di comunità – ha sottolineato il sindaco Matteo Lepore -. Un augurio di buone feste ai bolognesi. Sono tante le imprese che stanno donando risorse alle Due Torri: questo è anche un modo per aiutare i commercianti della zona”. Tra gli sponsor anche Emil Banca, Bper Banca, Bcc Felsinea, Gruppo Comet e Gruppo Hera.