16 GENNAIO 2016

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16 GENNAIO 2016 - 17:04


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FORLÌ: Rifiuti, si istituisce una commissione permanente - VIDEO

Una commissione permanente tecnico-scientifica, non scelta dall'amministrazione comunale di Forlì, formata da medici, tecnici e professionisti, tutti con comprovate esperienze in tema di salute e trattamento rifiuti e senza la presenza di politici, che sia di supporto e portavoce del comune di Forlì in ogni frangente in cui si parli di inceneritori con istituzioni, enti, e aziende pubbliche o private. E' l'annuncio, a sorpresa, fatto dall'assessore comunale forlivese all’ambiente, Nevio Zaccarelli, nel corso di un assemblea pubblica L'obiettivo strategico è quello di arrivare  allo spegnimento dei due o almeno uno dei due inceneritori attualmente attivi a Forlì, e cioè quello di Hera e quello privato della ditta Mengozzi, specializzato nell'incenerimento di rifiuti ospedalieri. 

Obiettivo che il comune appoggia ma che, ha ammonito Mengozzi, deve vedere tutta la città schierata compatta. Il passo decisivo, secondo Zaccarelli, è la costituzione della società in house per permettere ai comuni dell'unione forlivese di riappropriarsi delle politiche sui rifiuti. Che ora non abbiamo, ha rimarcato polemicamente l'assessore, nei confronti di un figlio, Hera, che ha preso una cattiva strada. Il recente accordo siglato fra hera e regione sulle modalità di utilizzo dell'inceneritore di Forlì è, sì un accordo di minima, ma anche un importante passo in avanti sui rischi derivanti dal decreto sblocca Italia che avrebbe potuto vedere arrivare rifiuti anche da fuori regione. Annunciata da Zaccarelli anche la volontà

 di avere controlli molto più stringenti sull'attività dell'inceneritore privato Mengozzi, tramite un protocollo che ci consenta di verificare in modo certo cosa accade dentro l’impianto, di imporre limiti alla ditta oltre quelli di legge e controlli  anche sui mezzi che portano rifiuti all'inceneritore. Per questo è intenzione del comune di Forlì ridare competenze specifiche, mezzi e strumenti d’azione alla polizia municipale.




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FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.