23 DICEMBRE 2015

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23 DICEMBRE 2015 - 16:32


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ROMAGNA: Smog, è allarme. Rimini la più inquinata - VIDEO

Sforamenti dei limiti di respirabilità, alta pressione persistente, nessuna voglia di lasciare a casa l’auto per lo shopping delle feste. Un mix di fattori da giorni ha fatto scattare l’allarme smog nelle città emiliano-romagnole. La pianura padana è una delle zone rosse in Italia per inquinamento atmosferico, leggermente meglio la Romagna ma comunque situazione di pericolo per i nostri polmoni, con una cappa di Pm 10 e ozono molto pericolosa per la salute dei cittadini. Secondo i dati dell’Arpa la situazione si è aggravata ovunque negli ultimi giorni, per via della cappa dovuta all’alta pressione. Il record di sforamenti spetta alle città emiliane (Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Bologna in primis), ma anche Rimini è nella top ten dell’inquinamento. Ferme a 4 invece Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena. Le statistiche che riguardano l’anno che sta per concludersi sono molto preoccupanti. Il limite delle giornate fuorilegge per i livelli di polveri sottili è fissato a 35: le peggiori sono Parma e Reggio con 61 giornate oltre il limite, Rimini e Modena sono a 55 mentre Piacenza si attesta a 54. Ferrara si ferma a 48, Forlì-Cesena a 41. In attesa che il maltempo ripulisca l’aria, il consiglio ai cittadini è di ridurre il più possibile le uscite nei giorni e nelle ore di maggior traffico; scegliere percorsi a minore intensità di auto; evitare attività fisiche intense all’aperto.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.