23 DICEMBRE 2015

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23 DICEMBRE 2015 - 15:46


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ITALIA: Gli italiani scelgono gli agriturismi per le festività natalizie

Circa 750mila italiani scelgono l'agriturismo per trascorrere le vacanze di natale con un incremento del 15 per cento rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti-Ixe' per le partenze nelle festività di Natale. A far scegliere l'agriturismo anche a Natale è certamente - spiega la Coldiretti - la buona tavola, ma tra i motivi della preferenza c'è la garanzia di riposo e di tranquillità lontano dalle preoccupazioni dopo i recenti episodi di terrorismo. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo resta però - continua Coldiretti - la qualità più apprezzata degli oltre 21mila agriturismi italiani che si confermano come la piu' valida alternativa ai pranzi e ai cenoni casalinghi delle feste. La tendenza è verso la prenotazione last minute e complessivamente - continua la Coldiretti - circa un italiano adulto su cinque non rinuncia a trascorrere almeno un giorno fuori casa durante le festività natalizie con un deciso orientamento a rimane in Italia scelta quest'anno come meta dall'81% dei vacanzieri. La spesa media sarà di 431 euro con un taglio del 6% rispetto allo scorso anno. I budget di spesa - sottolinea la Coldiretti - sono piu' contenuti per la tendenza a scegliere vacanze piu' brevi, piu' vicine a casa ma risparmi sono ottenuti anche nell'alloggio con il 69 per cento che trova una sistemazione in case proprie o di parenti e amici. A condizionare i comportamenti sono quest'anno soprattutto le preoccupazioni per il terrorismo e le condizioni climatiche anomale con la ridotta caduta di neve. Poco piu' di 2 milioni di italiani rinunciano al viaggio a Roma per il Giubileo per paura degli attentati mentre - conclude la Coldiretti - 2,8 milioni hanno rinunciato ad andare all'estero




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.