18 NOVEMBRE 2015

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18 NOVEMBRE 2015 - 17:43


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RIMINI: Ecco gli esiti della riunione del Comitato per l'Ordine e Sicurezza Pubblica

Si è tenuto oggi, presieduto dal Prefetto Peg Strano Materia, un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, esteso alla Camera di Commercio e alle Associazioni di categoria, ai fini di una disamina preventiva delle possibili criticità correlabili al periodo delle Festività natalizie e di un confronto sulle strategie da attuare per il naturale svolgersi degli acquisti che tradizionalmente connotano il periodo in argomento e che sono parte integrante del “vivere la festa”. Al riguardo, appare doveroso precisare che l’incontro odierno era stato convocato all’inizio del corrente mese e, pertanto, i tragici accadimenti di questi giorni – in seguito ai quali è già in atto il previsto innalzamento dei livelli di attenzione – pur attentamente considerati, non rappresentano l’incipit della riunione. L’abusivismo e la contraffazione, ma soprattutto l’ordinato e regolare svolgersi delle attività commerciali affinché possano essere collocate in uno scenario di sicurezza e tranquillità ambientale, sono state al centro della complessiva disamina dei contesti. Sarà assicurata una sistematica intensificazione dei servizi delle Forze dell’Ordine, ivi compresi quelli delle Polizie Locali, non solo ai fini della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma anche ai fini della prevenzione e del contrasto a tutti quei fenomeni che minano il corretto e regolare svolgimento dell’attività commerciale. Particolare attenzione verrà posta anche ai luoghi – certamente appetibili per propositi poco leciti - che registrano consistenti presenze di persone o ingenti flussi di denaro. Dal canto loro le Associazioni di categoria hanno assicurato la massima disponibilità ad adottare interventi ed iniziative atte a favorire – attraverso azioni concrete – quella sicurezza partecipata ormai lungamente consolidata in questo territorio. Il Prefetto, nel ringraziare i presenti, ha espresso l’incondizionato apprezzamento per la “voglia” e la capacità di essere propositivi e collaborativi, superando qualunque tipo di steccato - pur con riguardo alle rispettive competenze - tra il pubblico e l’imprenditoria ed il commercio locale




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EMILIA-ROMAGNA: Casa Artusi e Qualivita candidano la cucina italiana a patrimonio culturale immateriale Unesco

Attività e progetti comuni dedicati alla divulgazione culturale, all’educazione alimentare, alla formazione e alla promozione del territorio, in Italia e all’estero. Con un obiettivo chiaro: tutelare e valorizzare la cultura alimentare e i prodotti agroalimentari di qualità, ponendo particolare attenzione al patrimonio delle Indicazioni Geografiche (DOP, IGP, STG). Sono i principali contenuti dell’accordo siglato a Forlimpopoli, durante le Feste Artusiane 2025, tra la Fondazione Casa Artusi e la Fondazione Qualivita. Un’intesa che punta, attraverso iniziative condivise, a sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco – proposta di cui Casa Artusi è comunità promotrice – rafforzando così il legame tra cultura, territorio e qualità. A sottoscrivere il protocollo sono stati Laila Tentoni, presidente della Fondazione Casa Artusi, e Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, alla presenza di Alberto Ventura dell’assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna. Proprio con la Regione, Casa Artusi ha già in essere un accordo per la promozione delle eccellenze agroalimentari locali, firmato lo scorso anno dall’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi. Una collaborazione che rappresenta un passo importante nella costruzione di una rete tra le principali istituzioni culturali italiane impegnate a diffondere la cultura alimentare del nostro Paese. E un dialogo che unisce due opere simbolo: il ricettario artusiano, che ha raccontato come nessun altro la tavola italiana dopo l’Unità, e l’Atlante Qualivita, che fotografa e tutela l’identità produttiva nazionale oggi. “Quando istituzioni culturali di prestigio internazionale come Casa Artusi e Qualivita uniscono le forze, le possibilità di raggiungere risultati concreti crescono in modo esponenziale- ha sottolineato Mammi-. La Regione Emilia-Romagna sostiene con convinzione questo percorso, perché promuovere la cultura del cibo significa valorizzare la nostra storia, le tradizioni e l’economia locale. I nostri prodotti Dop e Igp sono un patrimonio straordinario, frutto del lavoro delle comunità e delle imprese agricole, che rappresentano un valore non solo economico, ma anche sociale e culturale”. “La condivisione del percorso di valorizzazione della straordinaria varietà di saperi e sapori che caratterizzano la nostra cultura gastronomica e che ne definiscono l’identità, come ben ha saputo rappresentare Artusi, è al centro dell’importante accordo con Qualivita- ha dichiarato Tentoni-. Ne sono particolarmente fiera anche proprio a sostegno del riconoscimento della cucina italiana quale patrimonio immateriale dell’umanità”. “La Fondazione Casa Artusi, in questi anni, ha rappresentato un esempio virtuoso – in Italia e nel mondo – di come il patrimonio culturale legato alla cucina possa diventare un valore attuale, grazie a un lavoro congiunto di ricerca scientifica e attività pratica- ha aggiunto Rosati -. Insieme, le nostre due Fondazioni possono offrire al sistema Italia un patrimonio integrato di competenze e risorse culturali che rappresentano, a 360 gradi, l’identità del Made in Italy enogastronomico”. L’accordo nasce anche dalla naturale complementarità tra le due istituzioni e dai rispettivi patrimoni: da un lato, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, pilastro della cultura gastronomica domestica italiana; dall’altro, l’Atlante Qualivita, che documenta, valorizza e tutela il sistema dei prodotti agroalimentari certificati, vero mosaico dell’eccellenza produttiva nazionale.