1 NOVEMBRE 2015

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1 NOVEMBRE 2015 - 08:46


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ROMAGNA: Sanità, in arrivo sei milioni e mezzo - VIDEO

Quasi sei milioni e mezzo di euro per la sanità romagnola, destinati circa due milioni e 8 per nuove tecnologie biomediche e il resto per interventi strutturali. Sono le risorse aggiuntive messe di recente a disposizione dalla giunta regionale dopo l'assestamento di bilancio. Fondi che attiveranno investimenti su settori strategici che impattano trasversalmente su tutta l’azienda sanitaria romagnola e che vanno nella direzione di sviluppare un piano complessivo ed omogeneo di sviluppo della rete sanitaria Agli interventi strutturali, lavori ad esempio nei due pronto soccorso di Cesena e Forlì, si aggiungono importanti acquisizioni tecnologiche. All’ospedale di Cesena prevista la sostituzione del sistema di monitoraggio del centro grandi ustionati e la sostituzione degli elettromiografi che interessano altre funzioni ospedaliere. Per il dipartimento di diagnostica per immagini prevista l’acquisizione di nuovo sistema radiologico polifunzionale digitale. Per Forlì il progetto prevede la sostituzione di attrezzature di base per l’attività chirurgica del Blocco Operatorio del Presidio Ospedaliero “G.B. Morgagni” di Forlì. Per Rimini l’intervento riguarda l’acquisizione di 3 ecotomografi per esami di tipo generale, un ecotomografo per attività ostetrico ginecologica e la acquisizione di 3 sistemi polifunzionali per radiologia digitale diretta, destinati ciascuno rispettivamente alle radiologie degli ospedali di Rimini, Riccione e Santarcangelo. A Ravenna l’intervento previsto riguarda il dipartimento materno infantile ed età evolutiva, con la sostituzione di apparecchiature ormai obsolete e il dipartimento di diagnostica per immagini con la sostituzione di due apparecchiature radiologiche non più in grado di dare riposte adeguate e, infine, l'arrivo, nel presidio sanitario di Cervia, di una risonanza magnetica di ultima generazione.




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FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.