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Thumbnail FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

ATTUALITÀ - “Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.

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EMILIA-ROMAGNA: Sanità, dalla Regione quasi 46,5 milioni di euro al 118

Al numero 118, nato in Emilia-Romagna e poi diventato un modello per l’intero Paese, ogni anno la Regione assicura le risorse adeguate per operare. Lo fa anche nel 2023, destinando quasi 46,5 milioni (esattamente 46 milioni 483mila euro - quindi 1,5 milioni in più rispetto al 2022) per rafforzarlo e renderlo sempre più innovativo. Risorse proprie, che la Giunta destina alle Aziende sanitarie di tutto il territorio regionale. Il provvedimento approvato ha dato il via libera contemporaneamente alla ripartizione dei fondi da Piacenza a Rimini e agli ambiti di intervento che vengono finanziati, dalle tecnologie all’elisoccorso, dal personale alla formazione, dalle centrali operative alla rete telefonica. Il fine è garantire che tutto il sistema di Emergenza 118 funzioni al meglio, con i suoi 800 medici e 2.500 infermieri impegnati nel servizio, 500 autisti soccorritori e una rete di associazioni di supporto composta da oltre 20mila volontari. Ma anche una flotta di 120 mezzi di soccorso base e 150 mezzi di soccorso avanzato pronti a partire con l’equipaggio a bordo 24 ore su 24, e 4 elicotteri, uno dei quali con tecnologia NVG per consentire il volo notturno. Circa 700mila le chiamate ricevute ogni anno in Emilia-Romagna, di cui 500mila generano un intervento sanitario, cioè l’invio di uno o più mezzi di soccorso. Uomini, donne, mezzi e tecnologie che hanno permesso di effettuare, dal 1^ gennaio al 30 giugno 2023, 246.165 interventi di emergenza. La ripartizione delle risorse per Azienda sanitaria I 46.483.000 euro sono così distribuiti sul territorio: Ausl Piacenza 558.612 euro; Ausl Parma 400.000 euro; Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma 4.906.921; Ausl Reggio Emilia 775.975; Ausl Modena 1.000.000; Ausl Bologna 32.948.536; Ausl Imola 120.000; Ausl Ferrara 432.787; Ausl Romagna 5.340.167. La ripartizione delle risorse per ambito di intervento Per la rete radio sono stanziati complessivamente 2.555.700 euro; per le tecnologie al servizio della centrale operativa e per il suo sistema gestionale viene assegnato 1.801.396 euro all’Ausl di Bologna, che è l’azienda capofila. Sempre all’azienda bolognese, che gestisce il servizio a livello regionale, vengono assegnati 4.245.118 euro per la rete telefonica e 18.228.172 euro per la gestione del contratto relativo agli elicotteri di soccorso e di recupero con verricello delle quattro basi regionali (Parma, Ravenna, Bologna e Pavullo); e proprio alla gestione delle basi vengono destinati 4.919.682. E ancora, 8.111.916 servono per la gestione delle 3 Centrali operative (Emilia Ovest con sede a Parma, Emilia Est con sede a Bologna e Romagna con sede a Ravenna), mentre alla copertura dei costi per il personale (soltanto relativo a quanto prevede il decreto legge n.34 del 2020 sul potenziamento del sistema di emergenza per fronteggiare la pandemia Covid) sono destinati 6.046.000 euro. Oltre mezzo milione (529.043 euro) è attribuito alle Aziende sanitarie per attuare, tra le altre cose, interventi di miglioramento della sicurezza degli operatori del servizio sanitario regionale che prestano soccorso in autostrada. Alla voce Telepass va un finanziamento di 45.969 euro per la gestione amministrativa dei contratti relativi agli apparecchi Telepass di tipo “speciale” forniti dalla Società Autostrade per l’Italia e utilizzati dalle ambulanze e dalle automediche delle Aziende sanitarie che svolgono attività di soccorso o che transitano, per compiti d’istituto, sulla rete autostradale.

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EMILIA-ROMAGNA: Viabilità, de Pascale, “Rfi deve dare risposte a Brisighella” | VIDEO

Prosegue il ripristino delle strade franate durante l’alluvione ma è ancora critica la viabilità in molte arterie regionali. Tra le situazioni che richiedono un ripristino urgente c’è la linea ferroviaria Ravenna-Firenze, danneggiata pesantemente a Brisighella È ancora critica la situazione delle strade in Emilia-Romagna dopo l’ alluvione dello scorso maggio. Sono state riaperte al traffico il 53% delle strade comunali inizialmente chiuse o con limitazioni e il 38% di quelle provinciali. La ricognizione della Regione sullo stato del reticolo viario ha interessato inizialmente i territori della Città metropolitana di Bologna e delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara.Si tratta di 754 strade su un totale di 1.481 danneggiate, di cui molte in montagna. Al momento sono 80 i milioni di euro assegnati dal Commissario straordinario, generale Figliuolo, per i collegamenti viari dell’Emilia-Romagna con un’ordinanza ed è atteso per le prossime settimane un ulteriore provvedimento di oltre 700 milioni di euro per finanziare gli interventi più urgenti. E tra gli interventi che richiedono un intervento urgente c’è il ripristino della linea ferroviaria che collega Ravenna a Firenze e che ha registrato crolli nel territorio di Brisighella. Il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale ha raccolto le proteste della cittadinanza perché la linea che collega Romagna e Toscana è utilizzata  anche dagli abitanti di Marradi che hanno servizi economici e sanitari nel Faentino.


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