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EMILIA-ROMAGNA: Alluvione, de Pascale vede Curcio, "oggi inizia la fase 2"

ATTUALITÀ - Ricostruzione post alluvione. Il neo commissario Curcio in Regione: primo incontro con il presidente de Pascale, poi tavolo con prefetti, sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali. De Pascale: “Oggi inizia una nuova fase, vogliamo lavorare da subito per dare risposte ai cittadini”. Curcio: “Abbiamo condiviso da subito le priorità. Una parte degli uffici della struttura sarà qui sul territorio”   Inizia oggi la “fase due” della ricostruzione post alluvione in Emilia-Romagna. L’occasione è il primo incontro, in Regione a Bologna, tra il presidente Michele de Pascale e il neo commissario alla ricostruzione appena nominato dal Governo, Fabrizio Curcio. Prima un faccia a faccia tra i due, alla presenza anche della sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini, poi il primo tavolo di confronto con tutte le istituzioni coinvolte: prefetti, sindaci e amministratori dei Comuni colpiti, presidenti di Provincia, il comando regionale dei Vigili del Fuoco, i Consorzi di Bonifica. Tanti gli argomenti all’ordine del giorno: dalle procedure di indennizzo ai privati al tema della mancanza di personale, soprattutto nei comuni più piccoli, fino all’esigenza di snellire e velocizzare da subito le procedure a livello normativo e temporale. E ancora una verifica significativa sulle opere pubbliche realizzate, con un’attenzione particolare a quelle finanziate con risorse del PNRR e la definizione delle opere non ancora finanziate e un confronto costruttivo sul futuro dei piani speciali. Infine, l’annuncio che parte della struttura commissariale avrà degli uffici sul territorio. “Oggi inizia una seconda fase dell’attività di ricostruzione, in cui è fondamentale che il lavoro di tutti i soggetti coinvolti evolva e migliori- ha sottolineato de Pascale-. Dopo gli eventi, drammatici, di maggio 2023, che credevano essere eccezionali, ne abbiamo visti purtroppo altri: siamo in una terra dove, quando scatta un’allerta meteo, ci sono persone che perdono il sonno. Per cui- ha puntualizzato il presidente- da oggi inizia una fase nuova: da parte mia non vedrete mai la necessità di sottolineare se il rapporto con il commissario sia cambiato, ma invece la voglia e l’ossessione di lavorare e dare risposte concrete ai cittadini”. “Oggi ci siamo incontrati e confrontati per condividere una serie di priorità- ha detto Curcio-. In questo territorio abbiamo vissuto insieme momenti difficili, emergenziali, ma ci siamo sempre confrontati: tutta la rete dell’Emilia-Romagna è di vero prestigio a livello nazionale e per me è un onore ricoprire questo ruolo in un territorio che è motore del Paese. Non dobbiamo fermare i processi in corso, perché sarebbe un errore- ha proseguito il neocommissario-, ma vogliamo fare il punto della situazione per proseguire con ancora maggiore efficacia da parte di tutti i soggetti coinvolti.  Voglio ringraziare il generale Figliuolo per il lavoro svolto e ribadire come sia importante partire dal territorio, dal suo ascolto: e proprio per questo una parte della struttura commissariale sarà fissa qui in Emilia-Romagna”. Nel corso del tavolo sono intervenuti, sottolineando le criticità e peculiarità dei propri territori, il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca; il sindaco di Bologna, Matteo Lepore; il sindaco di Imola, Marco Panieri; la presidente della Provincia di Ravenna, e sindaco di Russi, Valentina Palli; il sindaco di Rimini, e presidente della Provincia, Jamil Sadegholvaad; il sindaco di Argenta, Andrea Baldini; il presidente della Provincia di Reggio Emilia, e sindaco di Castellarano, Giorgio Zanni. Ribadita, da tutti i presenti, la volontà di collaborare. A partire dalle prossime settimane, verranno programmati incontri e riunioni insieme al commissario nei diversi territori per analizzare l’efficacia dell’organizzazione e degli interventi.

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IMOLA: Sedicenne sale sul bus con una pistola, denunciato dai carabinieri

I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Imola hanno denunciato un 16enne, trovato a bordo di un bus con una pistola nella cintola dei pantaloni. Si trattava di una 'scacciacani', priva però del tappo rosso obbligatorio. La denuncia è scaturita da una telefonata al 112 che riferiva di un giovane sospetto, vestito con una tuta che era salito a bordo di bus Tper, linea 4, a Imola. I militari hanno raggiunto il mezzo pubblico all'altezza della fermata Scavi Romani e, individuato il ragazzo, lo hanno identificato e perquisito. Addosso aveva la pistola scacciacani, che è stata sequestrata: un'arma innocua -spiega l'Arma - ma che senza il tappo rosso può essere scambiata per una vera, con le conseguenze che ne potrebbero derivare. Il 16enne è stato accompagnato in caserma e denunciato (per porto di armi o oggetti atti ad offendere), poi affidato alla madre.

Thumbnail CESENA: Claudia Mazzoli è la nuova presidente del parco nazionale delle Foreste Casentinesi

CESENA: Claudia Mazzoli è la nuova presidente del parco nazionale delle Foreste Casentinesi

Con la decadenza dell'ultimo presidente, Luca Santini, dopo i mandati di Enzo Valbonesi e Luigi Sacchini, ha assunto il vertice politico dell'ente Claudia Mazzoli, espressione della Comunità del Parco nazionale.  Nata a Bagno di Romagna nel 1970 ha conseguito la maturità classica presso il liceo classico Plinio il Giovane di Città di Castello e si è laureata in scienze giuridiche presso la facoltà di giurisprudenza dell'università di Urbino. Vive nella cittadina termale e, da amministratrice sensibile alle tematiche ambientali, è impegnata nelle migliori sintesi tra la valorizzazione delle risorse produttive - biologiche, di qualità e di filiera corta - e la promozione di un turismo inclusivo e responsabile in connessione con le aziende locali e le migliori forze dell'associazionismo.  "La qualità ambientale dell'Area protetta è ormai universalmente riconosciuta e fa da traino ad una serie di attività imprenditoriali orientate verso lo sviluppo sostenibile. Anche il settore agricolo e zootecnico ha eccellenze consolidate e sta acquisendo nuova consapevolezza e competenza sui mercati, anche in associazione alla riconoscibilità crescente e ai valori della Riserva. Il Parco nazionale garantisce una quantità sterminata di servizi ecosistemici, proiettati anche verso le prossime generazioni: prevenzione del dissesto iderogeologico, stoccaggio dell'acqua, cattura dell'anidride carbonica, salvaguardia dei parametri di biodiversità necessari a garantire la vita sulla terra. Dopo tanti anni di spopolamento delle aree appenniniche si è avviato un fenomeno significativo di ritorno alla montagna, dove la natura è rigogliosa e incontaminata, l’aria è pulita e sarà più facile adattarsi ai cambiamenti climatici". La presidente, Claudia Mazzoli. Rimarrà in carica fino alla nomina ministeriale del prossimo presidente, che dovrà emergere, a termini di legge, dall'accordo con le due Regione sulle quali l'area protetta insiste: Emilia Romagna e Toscana.


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