RIMINI: Obbligo Pos sopra 60 euro, Comune, “Danno al commercio locale” | VIDEO
Il limite per il pagamento col Pos alzato a 60 euro rappresenta un danno per il commercio locale. È quanto afferma l’assessore di Rimini alle Attività economiche Juri Magrini, chi chiede piuttosto di ridurre le commissioni.
Spostare l’obbligo del pagamento elettronico sopra i 60 euro scoraggerà l’acquisto nei negozi di prossimità da parte di consumatori sempre più abituati al commercio online: sarebbe un assist alle grandi piattaforme tipo Amazon. È ciò che ritiene l’assessore del Comune di Rimini alle Attività economiche Juri Magrini che di recente ha chiesto pubblicamente ai suoi concittadini di fare acquisti nei negozi fisici in occasione del Black Friday.
“Paradossalmente questa proposta che il governo ha fatto – afferma Magrini -, che credo ormai difficilmente il Parlamento modificherà, non farà altro che facilitare il passaggio ancora di più sulle piattaforme online, perché ormai tutti utilizziamo gli strumenti tecnologici digitali che negli ultimi due anni hanno avuto una grossissima evoluzione”. Per l’assessore, dunque, “ritornare al contante sotto i 60 euro non farà altro che agevolare le grandi piattaforme che non credo abbiano assolutamente bisogno di questo regalo”.
Il rischio per Magrini è che il consumatore, “trovandosi di fronte all’impossibilità di pagare” col Pos, “non faccia l’acquisto” nel negozio fisico. È questo per lui il “paradosso, perché penso che il governo voglia invece agevolare il commercio, ma così farà l'esatto contrario”.
I commercianti lamentano l’eccessivo costo delle commissioni sui pagamenti elettronici che si sommano al noleggio del Pos. L'invito dell’assessore è “che le istituzioni, il governo, le associazioni di categoria lavorino affinché le commissioni su gli strumenti tipo Pos siano azzerate e quindi agevolare sempre di più la moneta elettronica come strumento per aiutare il commercio”.
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