EMILIA-ROMAGNA: Povertà, allarme sociale per gli over 50 senza lavoro
In Emilia-Romagna aumentano gli ultra 50enni in difficoltà economiche. Lo sottolinea il rapporto della Caritas, presentato in occasione della Giornata mondiale dei poveri. Sono sempre di più infatti gli uomini tra i 50 e i 60 anni che faticano a trovare un’occupazione, lontani dalla pensione e che spesso vivono in solitudine per il fallimento dei rapporti coniugali, che quindi scelgono di rivolgersi ai centri d’assistenza diocesani. La percentuale delle persone italiane aiutate dalla Caritas è stabile, intorno al 31% del totale. "Allarmante" inoltre, secondo i dati dei Centri di ascolto diocesani, l'aumento di richiedenti asilo: sono oltre il 30% di tutti gli immigrati incontrati dalle Caritas diocesane nel 2017. In crescita gli immigrati che sono in Italia da oltre 20 anni e che ora si trovano in forte difficoltà: sono oltre il 10% di tutti gli immigrati incontrati. Si rivolgono alla Caritas perché hanno perso un lavoro e non riescono a ritrovarlo; molti hanno bambini piccoli, alcuni nati proprio in Italia, e non sanno come affrontare la quotidianità. Guardando ai dati nel complesso, in Emilia-Romagna sono oltre 64.300, di cui 20mila minori, le persone aiutate dalle Caritas diocesane e parrocchiali del territorio. I dati, spiega la Caritas emiliano-romagnola, "confermano la situazione fotografata dai dati ufficiali Istat che dichiarano il rischio di povertà ed esclusione sociale in regione al 16,1% nel 2016 (in crescita rispetto al 13,3% del 2007) e affermano che la povertà assoluta si attesta al 3,3%, pari a circa 65mila individui".
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