17 NOVEMBRE 2018

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17 NOVEMBRE 2018 - 11:27


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EMILIA-ROMAGNA: Povertà, allarme sociale per gli over 50 senza lavoro

In Emilia-Romagna aumentano gli ultra 50enni in difficoltà economiche. Lo sottolinea il rapporto della Caritas, presentato in occasione della Giornata mondiale dei poveri. Sono sempre di più infatti gli uomini tra i 50 e i 60 anni che faticano a trovare un’occupazione, lontani dalla pensione e che spesso vivono in solitudine per il fallimento dei rapporti coniugali, che quindi scelgono di rivolgersi ai centri d’assistenza diocesani. La percentuale delle persone italiane aiutate dalla Caritas è stabile, intorno al 31% del totale. "Allarmante" inoltre, secondo i dati dei Centri di ascolto diocesani, l'aumento di richiedenti asilo: sono oltre il 30% di tutti gli immigrati incontrati dalle Caritas diocesane nel 2017. In crescita gli immigrati che sono in Italia da oltre 20 anni e che ora si trovano in forte difficoltà: sono oltre il 10% di tutti gli immigrati incontrati. Si rivolgono alla Caritas perché hanno perso un lavoro e non riescono a ritrovarlo; molti hanno bambini piccoli, alcuni nati proprio in Italia, e non sanno come affrontare la quotidianità. Guardando ai dati nel complesso, in Emilia-Romagna sono oltre 64.300, di cui 20mila minori, le persone aiutate dalle Caritas diocesane e parrocchiali del territorio. I dati, spiega la Caritas emiliano-romagnola, "confermano la situazione fotografata dai dati ufficiali Istat che dichiarano il rischio di povertà ed esclusione sociale in regione al 16,1% nel 2016 (in crescita rispetto al 13,3% del 2007) e affermano che la povertà assoluta si attesta al 3,3%, pari a circa 65mila individui".




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Secondo l’indagine realizzata da Unioncamere, i fabbisogni occupazionali per il 2024 in Emilia-Romagna tracciano scenari complessi per le imprese, con difficoltà di reperimento delle professionalità richieste. Elevate difficoltà di reperimento di personale qualificato, mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Il 51% delle posizioni aperte in Emilia-Romagna risulta di difficile copertura, una percentuale correlata sicuramente all’invecchiamento demografico, al calo delle nascite e alla carenza di competenze specifiche. Tutto questo è il complesso quadro occupazionale delle imprese in regione nel 2024. I fabbisogni delle imprese nel 2024 per la provincia di Forlì-Cesena Nello specifico a Forlì Cesena si riscontrano difficoltà di reperimento in alcuni settori, come nelle industrie di fabbricazione di macchinari e attrezzature 64%, nelle costruzioni 63% e in sanità/assistenza sociale private 58%. I fabbisogni delle imprese nel 2024 per la provincia di Rimini Anche nel riminese la situazione occupazionale non è semplice e sempre in ambito costruzioni 65%, per passare alle industrie metalmeccaniche ed elettroniche 64%, fino alla sanità e assistenza sociale private 61%. Secondo la Camera di Commercio della Romagna sarebbe necessario rendere il lavoro sempre più inclusivo verso quelle fasce che non riescono a esprimere al meglio il proprio potenziale, programmare percorsi formativi, innalzare la produttività del lavoro. E poi sarebbe indispensabile attrarre giovani talenti nelle imprese. Per la Camera di Commercio sta cambiando il modo di vivere e di lavorare e questo sta mettendo in discussione equilibri sociali ed economici