22 SETTEMBRE 2022

18:18

NOTIZIA DI CRONACA

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22 SETTEMBRE 2022 - 18:18


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RAVENNA: Omicidio Elisa Bravi, da 24 anni all’ergastolo per il marito

In primo grado era stato condannato a 24 anni per l'omicidio della moglie a Ravenna, ma la Corte di assise di Appello di Bologna ha riformato la sentenza infliggendogli l'ergastolo. Sono stati così accolti il ricorso della Procura ravennate e la richiesta di pena avanzata dalla Procura generale. Riccardo Pondi era stato arrestato nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019 dai carabinieri dopo avere strozzato la moglie, Elisa Bravi, nella camera da letto della loro villetta di Glorie di Bagnacavallo, nel Ravennate, al culmine di una lite domestica giunta dopo un paio di mesi di crisi di coppia. In primo grado le attenuanti generiche erano state considerate dai giudici equivalenti alle aggravanti: l'aver ucciso la moglie, aver commesso il delitto davanti alle figlie minori e aver approfittato della minorata difesa della vittima. La sentenza era stata impugnata dal pm Lucrezia Ciriello e anche dalla difesa dell'imputato che chiedeva il riconoscimento di un vizio parziale di mente. La Corte di assise di Appello, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, ha accolto la richiesta di ergastolo avanzata dal sostituto procuratore generale Massimiliano Rossi, considerando le attenuanti subvalenti rispetto alle aggravanti.




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BOLOGNA: Siglato in Questura il protocollo per recuperare gli uomini violenti | VIDEO

Questura, Ausl di Bologna e l’associazione ‘Senza violenza’ scendono in campo insieme contro la violenza sulle donne, siglando un protocollo per recuperare gli uomini violenti. Prezioso, in questo contesto - sottolinea il questore, Isabella Fusiello -, lo strumento dell’ammonimento da parte della Questura. La Questura di Bologna sigla un protocollo con l'Ausl e l'associazione 'Senza violenza' per individuare gli uomini violenti e avviarli verso un percorso di recupero, prima che i loro comportamenti li portino ad azioni sempre più gravi, o addirittura irreparabili, come il femminicidio. “Bisogna capire perché un uomo arriva ad annientare fisicamente la compagna, e in alcuni casi l'intera famiglia, finendo poi spesso per suicidarsi, anche perché si parla spesso di inasprire le pene ma i femminicidi non calano" ha sottolineato Fusiello che ha posto l’accento sull’efficacia dello strumento dell’ammonizione del questore verso i colpevoli di maltrattamento e stalking. In nessun caso di femminicidio – evidenzia Fusiello - l'autore del delitto aveva, in precedenza, ricevuto un ammonimento". Dati della Questura alla mano, gli ammonimenti a Bologna per violenza domestica e atti persecutori sono aumentati del 200% dal 2021, passando da circa 35 ai 69 del 2022, mentre quest’anno sono già arrivati a 63.