RIMINI: Lascia i Testimoni di Geova, 50enne ‘perseguitata’ e isolata
Isolata dagli amici di sempre, e anche da alcuni parenti. E’ la situazione in cui si è ritrovata una 50enne del Riminese, che ha denunciato la ‘gogna’ sociale a cui è stata sottoposta dopo avere lasciato la congregazione locale dei Testimoni di Geova. Come riporta la stampa locale, la Procura ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, con l’ipotesi di reato di stalking. La vicenda ha inizio lo scorso anno, quando la donna ha deciso di lasciare il movimento religioso. Secondo i racconti della vittima, sarebbero iniziate allora le telefonate insistenti per convincerla a tornare sui propri passi, le visite a casa, le pressioni. Al rifiuto della donna di dare spiegazioni sulla sua scelta, i ‘saggi’’ della congregazione avrebbero dato annuncio pubblico di averla espulsa, comportando l’isolamento della 50enne.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO, da parte della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova:
“Nessuna Chiesa”, osservò John Locke, “è tenuta, in nome della tolleranza, a mantenere nel suo seno chi, pur ammonito, si ostina a peccare contro le leggi stabilite in quella società. Infatti se si permettesse di violare impunemente quelle leggi, la società si scioglierebbe, dal momento che esse sono le condizioni di sussistenza delle comunità”. Quando cercano di recuperare una “pecora smarrita” che, nonostante l’amorevole aiuto offertole, è determinata a vivere in contrasto con i valori della confessione, i Testimoni di Geova si vedono costretti a prenderne rispettosamente le distanze. Tuttavia saranno sempre disponibili a riaccoglierla qualora lei si ravvedesse.
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