19 SETTEMBRE 2022

10:45

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19 SETTEMBRE 2022 - 10:45


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EMILIA-ROMAGNA: Covid, nel report domenicale 1.073 nuovi casi e 2 decessi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.843.830 casi di positività, 1.073 in più rispetto a ieri, su un totale di 7.102 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 3.280 molecolari e 3.822 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 15,1%. 

Vaccinazioni

Continua la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.845.938 dosi; sul totale sono 3.799.164 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.957.444.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 23 (+2 rispetto a ieri, +9,5%), l’età media è di 64,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 613 (+1 rispetto a ieri, +0,2%), età media 74,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (invariato); 2 a Modena (+ 1); 8 a Bologna (+1); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato); 1 a Ravenna (-1); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 3 a Rimini (+1 rispetto a ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 50,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Reggio Emilia, con 168 nuovi casi su un totale dall’inizio della pandemia di 208.569, seguita da Bologna (163 nuovi casi su 376.856); poi Parma (143 su 156.005), Modena (136 su 280.564), Ravenna (98 su 174.414) e Rimini (91 su 173.703); quindi Ferrara (73 su 132.207), Piacenza (65 su 94.905), Cesena (57 su 103.815) e Forlì (53 su 85.546); infine il Circondario Imolese, con 26 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 57.246.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 15.609 (-163). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.973 (-166), il 95,9 del totale dei casi attivi.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.234 in più e raggiungono quota 1.810.240.

Purtroppo, si registrano 2 decessi:

  • 1 in provincia di Parma (un uomo di 91 anni)
  • 1 a Modena (un uomo di 88 anni)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.981.




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BOLOGNA: Vertenza Marelli, l'azienda sospende la chiusura dello stabilmento di Crevalcore

“Oggi si apre un nuovo cantiere, con la serietà di tutti i soggetti in campo, per trovare una soluzione per i 229 lavoratori coinvolti e il futuro dello stabilimento Marelli di Crevalcore, sapendo che occupazione e sito produttivo vanno salvaguardati. La sospensione della procedura di cessazione attività è un primo risultato concreto che si deve all’azione congiunta della Regione insieme ai lavoratori, le organizzazioni sindacali e gli Enti locali. Siamo pronti a discutere con responsabilità insieme al Governo, al territorio e alle parti sociali senza escludere alcuna ipotesi di lavoro, a partire dalla possibilità di convincere Marelli a tornare sui propri passi e investire seriamente su Crevalcore, sulla base di un piano industriale condiviso. Il ministro Urso ha proposto di far diventare questa discussione un modello per accompagnare la transizione del settore dell'automotive, ma diciamo con forza al ministro che un tale modello non può in alcun modo prevedere una cessata attività". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Magneti Marelli e l’ipotesi di chiusura dello stabilimento di Crevalcore (Bologna). Oggi a Roma al tavolo di crisi erano presenti il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, rappresentanti di Invitalia, la Regione Emilia-Romagna con l’assessore Colla, la Città Metropolitana di Bologna, organizzazioni sindacali nazionali e regionali emiliano-romagnole e vertici della proprietà. La Marelli durante l’incontro si è detta disposta a “sospendere” a tempo indefinito la procedura di cessazione e licenziamento dei 229 lavoratori, in attesa di trovare una soluzione per il sito di Crevalcore a un tavolo congiunto con Governo, Regione Emilia-Romagna e parti sociali. “Se si apre un confronto per trovare una soluzione per tutti i lavoratori e per il futuro di un pezzo importante della filiera italiana dell’automotive, si fa un primo passo in avanti. Ma la nostra opzione irrinunciabile resta quella di togliere dal tavolo la cessazione di attività- proseguono Bonaccini e Colla- perché illogica e irresponsabile. Sul resto, siamo pronti a fare la nostra parte insieme al Governo, a Invitalia e agli altri Enti locali per accompagnare un progetto serio di reindustrializzazione che dia certezza di un futuro produttivo e occupazionale allo stabilimento di Crevalcore". La crisi arriva a cinque anni dal passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito è oggi impegnato nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori. L’8 novembre già fissata una nuova riunione al Ministero, sull’ipotesi di reindustrializzazione del sito Marelli di Crevalcore.