24 NOVEMBRE 2022

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24 NOVEMBRE 2022 - 11:46


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EMILIA-ROMAGNA: Vino, domanda in calo per le tavole delle Feste

Entra in crisi anche il brindisi delle festività e gli ordini natalizi sono fermi. Lo dice l’analisi messa in luce da Confagricoltura Emilia Romagna sui flussi della domanda di vino per il periodo di Natale e Capodanno nel post pandemia. «Sono sensibilmente calate le vendite di bottiglie emblema del vigneto emiliano-romagnolo invertendo la tendenza positiva del terzo trimestre - spiega nel dettaglio Mirco Gianaroli presidente dei viticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna -. Risponde bene solo il mercato legato all’enoturismo (visite in cantina e degustazioni, agriturismo e turismo esperienziale), mentre è in fase di stallo sia la vendita diretta sia il canale Horeca, quindi anche la ristorazione. Una battuta d’arresto che va principalmente attribuita al clima di incertezza e al caro vita». C’è dunque preoccupazione tra i produttori di vino per il trend di mercato ribassista in vista delle ricorrenze di fine anno. E’ di almeno il 15%  la flessione verso il basso stimata finora rispetto allo stesso periodo 2021 quando però, a fronte di una netta ripresa dei consumi su tutto il territorio regionale, dopo due anni di Covid, il comparto si è trovato a fronteggiare la grave carenza di materie prime (vetro, carta e sughero).   I dati dell'organizzazione agricola mostrano inoltre una​ viticoltura regionale che deve combattere su più fronti, contro gli effetti del cambiamento climatico e l’aumento dei costi di produzione. La vendemmia 2022 si è chiusa con un calo produttivo medio del – 15% dovuto a siccità ed eventi meteo estremi (gelate e nubifragi). A soffrire di più sono stati i vitigni di collina soprattutto da Piacenza a Bologna. La carenza di manodopera ha contribuito ad appesantire ulteriormente la gestione dell’attività in vigna.

 




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EMILIA-ROMAGNA: Maltempo, proseguono gli interventi sui fiumi

Dopo i recenti eventi alluvionali, proseguono i lavori per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua colpiti a metà settembre in Emilia-Romagna. Sull’𝗜𝗱𝗶𝗰𝗲 si sta procedendo la ricostruzione e il rafforzamento tramite diaframmatura delle strutture al piede dell’argine. Sullo 𝗭𝗲𝗻𝗮 sono in corso interventi di rimozione e riprofilatura che questa settimana raggiungeranno i 4,5 km di tratto interessato. Sul 𝗦𝗶𝗹𝗹𝗮𝗿𝗼, spiega la presidente facente funzioni dell'Emilia-Romama, Irene Priolo, "abbiamo investito 1,3 milioni per rimuovere le ostruzioni e consolidare i danni causati dalla piena". Lungo il 𝗟𝗮𝗺𝗼𝗻𝗲, ci sono 6 interventi in corso per 10,6 milioni che riguardano la ricostruzione e il rafforzamento dell'argine a Traversara. Sono in corso interventi anche fino a Borghetto e lungo il ponte dell’Albergone. A Boncellino, 2 milioni sono destinati alla sistemazione di lesioni ed erosioni, mentre 800mila euro vanno al Ponte della Castellina. Si stanno completando anche i lavori al Ponte Rosso di Faenza. In corso anche la sistemazione delle sponde e la rimozione del materiale lungo il 𝗠𝗮𝗿𝘇𝗲𝗻𝗼. Sul 𝗦𝗲𝗻𝗶𝗼, sono previsti 5 interventi per 8,7 milioni che includono lavori a Cotignola per la ricostruzione arginale, la sistemazione delle difese spondali e la riprofilatura delle golene più a monte. A monte di Alfonsine e Castel Bolognese si stanno rispettivamente consolidando e ripristinando le arginature. Infine, sul 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲, tre somme urgenze per oltre 1,3 milioni riguardano rinforzi degli argini e sistemazione dei tratti non arginati, con i lavori presso la chiavica Fontana 2 in via di conclusione