29 APRILE 2017

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29 APRILE 2017 - 10:41


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FORLÌ: L’ordine dei Commercialisti presenta il bilancio sociale, in calo i fallimenti | VIDEO

Presentato a Forlì, il secondo bilancio sociale dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Forlì- Cesena. Il bilancio è uno strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali ed economici delle attività svolte dall’ente e, indirettamente, dei propri iscritti.Solo per valutare alcuni dati, la componente maschile dei professionisti è pari al 55 per cento, ma le donne sono in crescita di 4-5 unità all’anno. Aumentano anche le ore di formazione professionale proposte dall’ente, dalle 13mila del 2013 alle oltre 19mila effettive fruite nel corso dell’anno passato. Per quanto riguarda le imprese, le difficoltà che in questi anni hanno attraversato nel mantenere un equilibrio economico, risultano chiare  se si osserva l’andamento delle procedure fallimentari depositate presso il Tribunale e assegnate all’Ordine dei dottori commercialisti e esperti contabili di Forlì. Le pratiche aperte nel 2014 erano 107, nel 2015 sono state 96 contro le 69 del 2016.




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BOLOGNA: Vertenza Marelli, l'azienda sospende la chiusura dello stabilmento di Crevalcore

“Oggi si apre un nuovo cantiere, con la serietà di tutti i soggetti in campo, per trovare una soluzione per i 229 lavoratori coinvolti e il futuro dello stabilimento Marelli di Crevalcore, sapendo che occupazione e sito produttivo vanno salvaguardati. La sospensione della procedura di cessazione attività è un primo risultato concreto che si deve all’azione congiunta della Regione insieme ai lavoratori, le organizzazioni sindacali e gli Enti locali. Siamo pronti a discutere con responsabilità insieme al Governo, al territorio e alle parti sociali senza escludere alcuna ipotesi di lavoro, a partire dalla possibilità di convincere Marelli a tornare sui propri passi e investire seriamente su Crevalcore, sulla base di un piano industriale condiviso. Il ministro Urso ha proposto di far diventare questa discussione un modello per accompagnare la transizione del settore dell'automotive, ma diciamo con forza al ministro che un tale modello non può in alcun modo prevedere una cessata attività". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Magneti Marelli e l’ipotesi di chiusura dello stabilimento di Crevalcore (Bologna). Oggi a Roma al tavolo di crisi erano presenti il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, rappresentanti di Invitalia, la Regione Emilia-Romagna con l’assessore Colla, la Città Metropolitana di Bologna, organizzazioni sindacali nazionali e regionali emiliano-romagnole e vertici della proprietà. La Marelli durante l’incontro si è detta disposta a “sospendere” a tempo indefinito la procedura di cessazione e licenziamento dei 229 lavoratori, in attesa di trovare una soluzione per il sito di Crevalcore a un tavolo congiunto con Governo, Regione Emilia-Romagna e parti sociali. “Se si apre un confronto per trovare una soluzione per tutti i lavoratori e per il futuro di un pezzo importante della filiera italiana dell’automotive, si fa un primo passo in avanti. Ma la nostra opzione irrinunciabile resta quella di togliere dal tavolo la cessazione di attività- proseguono Bonaccini e Colla- perché illogica e irresponsabile. Sul resto, siamo pronti a fare la nostra parte insieme al Governo, a Invitalia e agli altri Enti locali per accompagnare un progetto serio di reindustrializzazione che dia certezza di un futuro produttivo e occupazionale allo stabilimento di Crevalcore". La crisi arriva a cinque anni dal passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito è oggi impegnato nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori. L’8 novembre già fissata una nuova riunione al Ministero, sull’ipotesi di reindustrializzazione del sito Marelli di Crevalcore.