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BOLOGNA: Droga, importavano coca in pelli bovino, 21 misure cautelari

CRONACA - La Polizia di Stato di Bologna, coordinata dalla Direzione centrale anticrimine - Servizio centrale operativo, ha eseguito 21 misure cautelari per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione per ingente quantità di sostanze stupefacenti e riciclaggio. Le indagini sono state dirette dalla procura distrettuale antimafia del capoluogo felsineo. I destinatari della misura restrittiva, tra cui quattro donne, sono prevalentemente di nazionalità dominicana, uno di nazionalità albanese ed i restanti italiani.      L’organizzazione dominicana si riforniva dal Paese di provenienza di grossi quantitativi di cocaina che veniva occultata all’interno di pellame di bovino grezzo a bordo di container indirizzati ad una società italiana appositamente costituita. Nell’ambito dell'inchiesta la Polizia di Stato, a partire dal febbraio del 2022, ha effettuato numerose perquisizioni sequestrando complessivamente 745 kg di cocaina, confezionati in pani identici tra loro per aspetto, dimensioni e peso (500 grammi circa l’uno). Le perquisizioni delle case degli indagati hanno portato al sequestro di diverse auto e di ingenti somme di denaro. Il valore economico della cocaina sequestrata è quantificabile in 61 milioni di euro al dettaglio. Preziosa la collaborazione della Direzione centrale servizi antidroga e dell’Agenzia delle Dogane. Ulteriori dettagli verranno forniti durante la conferenza stampa in programma alle 11:00 alla questura di Bologna alla presenza del direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina.

CERVIA: Tre chili di cocaina nell'auto, arrestato 25enne albanese | FOTO

I militari della Guardia di Finanza di Cervia hanno arrestato a Pisignano, nel Ravennate, un insospettabile venticinquenne, di nazionalità albanese, sorpreso ad armeggiare all’interno di un autoveicolo dove erano nascosti 3,3 chilogrammi di cocaina, destinato evidentemente a rifornire la provincia ravennate. L’uomo, lavoratore stagionale e incensurato era stato notato mentre transitava ripetute volte, senza apparente motivo, in aperta campagna, a diverse ore del giorno, per poi intrattenere fugaci incontri con altri soggetti vicino ai bar della zona. L’ingente carico di cocaina, suddiviso in 3 panetti da oltre un chilogrammo cadauno, erano stati occultati al di sotto del pianale di seduta posteriore dell’automezzo, in un vano di carico appositamente realizzato in modo da sfuggire ai controlli. La perquisizione domiciliare, con l’ausilio delle unità cinofile antidroga, ha permesso di recuperare 1.100 euro in contanti, ritenuti dagli investigatori provento dell’illecita attività.

BOLOGNA: Omicidio Cappai, 10 anni al minorenne che ha confessato

Il Tribunale per i minorenni di Bologna ha condannato a dieci anni il ragazzo che lo scorso luglio ha ucciso a Castel del Rio, nel Bolognese, il 23enne Fabio Cappai. Il minore era imputato per omicidio volontario e per porto di coltello fuori dall'abitazione senza giustificato motivo. La giudice inoltre ha condannato gli altri due imputati - accusati di concorso anomalo in omicidio - alle pene di sei anni e due mesi e di quattro anni e nove mesi. Il reo confesso e gli altri due, inoltre, sono imputati per concorso in lesioni aggravate nei confronti di un amico di Cappai. La giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche. Per quanto riguarda gli imputati per concorso anomalo in omicidio l'avvocata che li assiste, Giovanna Cappello, ha affermato che "hanno detto che si rendono conto di essere stati responsabili dei fatti occorsi nelle modalità di una rissa che andava evitata". "Io ho chiesto che il reato venisse derubricato in rissa aggravata perché è pacifico secondo la mia linea che c'è stata una provocazione", ha aggiunto la legale, inoltre, ha detto che farà ricorso in appello.

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