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Thumbnail ROMAGNA: Strade e spiagge ripristinate, la riviera pronta ad accogliere i turisti | VIDEO

ROMAGNA: Strade e spiagge ripristinate, la riviera pronta ad accogliere i turisti | VIDEO

ATTUALITÀ - Dopo il grande spavento dell’alluvione la riviera romagnola, che non ha subito gravi danni, si prepara ad accogliere i turisti per il ponte del 2 giugno. Nel frattempo sono stati ripristinati anche tutti i collegamenti stradali, come ha spiegato anche l’assessore Andrea Corsini. “La Riviera per fortuna devo dire, rispetto ad altri territori non ha subito nessun tipo di impatto negativo e quindi siamo assolutamente pronti per ospitare i tanti turisti che a partire dal prossimo weekend saranno presenti nel nostro territorio”. Nella riviera romagnola è tutto pronto per l’estate. La stagione balneare, dopo i danni causati dall’alluvione e in particolare dalle mareggiate, che hanno invaso parte della spiaggia, è stata posticipata al 2 giugno ma ora, con l’avvicinarsi del ponte della festa della repubblica, tutto sembra essere tornato alla normalità. L’incognita degli ultimi giorni riguardava i collegamenti stradali e ferroviari, dopo che gli allagamenti avevano obbligato ad alcune chiusure. La situazione è stata però pienamente ripristinata lunedì, con la riapertura anche della tratta ferroviaria tra Forlì e Faenza. “La situazione delle strade per raggiungere la Romagna è ottima – continua Corsini - non ci sono problemi perché le autostrade sono pienamente operative, le strade statali pure. I problemi li abbiamo nelle strade collinari, nelle provinciali che sono franate sotto il peso della montagna. Lì c'è qualche problema oggettivamente piuttosto serio. Però per raggiungere la Riviera problemi non ce ne sono. Fra l'altro abbiamo anche potenziato ulteriormente i treni da Milano, da Torino, da diverse parti d'Italia per raggiungere la Riviera e quindi non ci saranno nessun tipo di difficoltà appunto di mobilità” Insomma, dopo la falsa partenza delle ultime settimane, sembra proprio che tutto sia pronto per accogliere i turisti, italiani e stranieri, che rappresentano una fetta importante dell’economia non solo regionale. “ È importante che questo segno positivo ci sia anche per la Romagna, perché il peso della nostra regione nella bilancia nazionale è un peso molto importante. Sono convinto, sono sicuro che con l'aiuto di tutti faremo anche quest'anno una bellissima estate”

ROMAGNA: Applausi per il presidente della Repubblica, Mattarella, “non sarete dimenticati” | VIDEO

Commozione, solidarietà, applausi e sorrisi ma anche il timore di essere dimenticati. Nella giornata della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Romagna ferita dall’alluvione  di metà maggio, sono stati tanti e diversi i sentimenti e le emozioni che si sono vissuti nelle piazze e città dove il presidente si è fermato. Una giornata cadenzata da tempi e protocolli e che hanno visto una prima tappa in elicottero sull’Appennino forlivese, a Modigliana, dove il presidente ha potuto osservare dall’alto, insieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini, la disastrosa situazione delle frane che hanno inghiottito strade e porzioni  di territorio. In mattinata Mattarella, tra applausi e cori di cittadini e di scolaresche festose, ha incontrato i volontari e le forze dell’ordine che in questa emergenza stanno  garantendo impegno e aiuti alla cittadinanza. Dal cuore di Forlì l’auto presidenziale è partita alla volta dell'hub della Protezione Civile alle scuole Don Milani di Cesena. L'incontro in Prefettura a Ravenna è stato seguito dall’incontro nella sala consigliare del Comune e poi il presidente si è spostato a Lugo dove ha potuto vedere da vicino anche la cultura ferita dall’alluvione, nello storico teatro Rossini pesantemente danneggiato dall’acqua impetuosa entrata in città. La giornata si è chiusa con un momento istituzionale nella sala del Consiglio comunale di Faenza, dove Mattarella ha incontrato i primi cittadini dei Comuni colpiti e i presidenti delle Province. Il presidente, prima di salire in Municipio ha incontrato volontari, angeli del fango o burdel de paciugh che dir si voglia e ha regalato a tutti un sorriso e una stretta di mano. A conclusione della visita ha garantito ai sindaci che la Romagna non sarà dimenticata, soprattutto quando i riflettori si spegneranno dopo i primi giorni di emergenza e si è complimentato con la resistenza alle estreme difficoltà che ha trovato durante la visita nelle piazze e nei luoghi istituzionali. La giornata è stata seguita in diretta dalle nostre telecamere che, come in ogni momento difficile dell’alluvione, hanno raccontato il dramma ma anche la speranza perché la certezza, emersa durante l’alluvione costata la vita a 15 persone, con danni inenarrabili e non quantificabili, con la paura, il dolore, l’impotenza e la disperazione, è che la Romagna non molla.Mai.

BOLOGNA: Alluvione, parla il Procuratore Amato, "difficile individuare colpevoli"

"È difficile individuare dei colpevoli di fronte a un fenomeno così eccezionale". Lo dice, in un'intervista al Corriere della Sera, il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, che ha deciso di non aprire alcun fascicolo sull'alluvione. "Premesso che la nostra è una situazione meno grave e non paragonabile a quella della Romagna, il tema è comunque quello della prospettazione di una colpa avendo riguardo della dimensione qualitativa e quantitativa del fenomeno - spiega -. Non si può avviare un'indagine per ogni evento naturale. Non è questo il ruolo del pm, almeno come lo intendo io. I muscoli si mostrano se uno ha una ragionevole intenzione di usarli, mostrarli per mostrarli non ha senso. Ma, ripeto, il nostro caso non è paragonabile a quello di Ravenna e Forlì".   Quando succedono fatti del genere "s'impongono due questioni: la responsabilità individuale, devi cioè puntare a una colpa che sia riconducibile a soggetti ben definiti - aggiunge - poi ti devi porre il problema della prevedibilità e dell'evitabilità dell'evento. Bisogna ricostruire il nesso causale, che in questi casi ha per lo più natura omissiva. La domanda che ci si pone è semplice: poteva qualcuno fare qualcosa per evitare l'evento?".   Per Amato "l'evento è stato così unico e imprevedibile che era difficile evitarlo". E' possibile, in astratto, che se fossero stati puliti gli alvei dei fiumi non ci sarebbero stati almeno alcuni allagamenti "ma quando hai un fenomeno di questa portata si può anche ritenere che se anche il fiume fosse stato pulito si sarebbe comunque verificata l'esondazione. E allora con chi te la prendi? Con il sindaco del Comune? Con l'assessore? Non è facile. Per me - sottolinea Amato - non c'erano le condizioni per aprire un fascicolo o quantomeno non ci sono state fino a questo momento. Se poi arriva qualche denuncia le cose possono cambiare".

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