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BOLOGNA: Esplosione in palazzina Imola, un ferito e famiglie evacuate | FOTO
CRONACA - Venerdì mattina, intorno alle 9, si è verificata un'esplosione all'interno di un condominio (al 3^ piano) in via Gioberti a Imola, probabilmente a causa di una fuga di gas. Si sono rotti i vetri, gli infissi, alcune porte e finestre e almeno 3 appartamenti, oltre alle parti comuni che hanno subito danni strutturali. Una persona è rimasta lievemente ferita e trasportata in ospedale per accertamenti. I materiali, caduti sulla strada, hanno danneggiato le vetture parcheggiate sottostanti. Fortunatamente nessun’altra persona è stata coinvolta. Nelle immediate vicinanze, a seguito dell’esplosione, la scuola Primaria “Campanella” era stata precauzionalmente evacuata. Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Carabinieri, Polizia di Stato, Protezione Civile e personale tecnico del Comune di Imola sono prontamente intervenuti sul posto. Sono in corso approfondite verifiche sull'edificio e sulle cause dello scoppio. Le sei famiglie coinvolte sono state temporaneamente evacuate e sarà emanata, cautelativamente, un’inagibilità temporanea per tutto l’edificio fino al termine di ogni accertamento utile, in particolare relativamente alla struttura, all’impianto elettrico e a quello del gas.
RIMINI: Caso Pierina, anche Dassilva denuncia avvocato e criminalista
Dopo la moglie Valeria Bartolucci, anche Louis Dassilva ha presentato una denuncia-querela contro l'avvocata Nunzia Barzan e il fratello Davide Barzan (consulente tecnico 'criminalista') che lo avevano assistito nella prima fase del caso di Pierina Paganelli. Dassilva è indagato dalla Procura di Rimini per l'omicidio della 78enne vicina di casa ed è attualmente in custodia cautelare in carcere. Assistito dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha presentato la denuncia per l'ipotesi di reato di 'altre infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico', articolo 381 del codice penale. I Barzan lo avevano appunto assistito all'inizio della vicenda, con nomina difensiva depositata dall'avvocato Barzan, ma una volta indagato i due hanno proseguito con la difesa della nuora della vittima, Manuela Bianchi, e hanno svolto attività processuale in udienze e in un sopralluogo, anche pochi giorni fa. L'articolo 381, al secondo comma, stabilisce la pena della reclusione fino a un anno e della multa da 51 euro a 516 euro, se il patrocinatore o il consulente, dopo aver difeso, assistito o rappresentato una parte, assume, senza il consenso di questa, nello stesso procedimento, il patrocinio o la consulenza della parte avversaria.
BOLOGNA: Trentaquattro anni fa la tragedia del Salvemini, “una strage dimenticata” | VIDEO
Commemorate anche quest'anno a Casalecchio di Reno, vicino Bologna, le 12 vittime del disastro aereo del Salvemini, l'istituto colpito da un velivolo dell'Aeronautica Militare durante un'esercitazione la mattina del 6 dicembre 1990 Una strage per qualcuno ormai dimenticata e per tanti altri sconosciuta. Una strage senza colpevoli né responsabilità dal punto di vista giudiziario, col processo che vide imputati per disastro aereo tre militari dell'Aeronautica, compreso il pilota che si eiettò dopo un guasto a bordo, lasciando di fatto il suo velivolo in balia degli eventi, assolti perchè “il fatto non costituisce reato”. Una strage senza senso e tutta sbagliata, con l'Avvocatura dello Stato a difendere gli imputati e i genitori delle vittime, 12 compagni di classe della 2a A, a cercarsi un legale da soli. Una strage per la quale, dopo 34 anni, non si è ancora smesso di versare lacrime. Incontri con gli superstiti, un corteo, un minuto di silenzio e dei fiori per non dimenticare. Ricordata anche quest'anno a Casalecchio la tragedia del Salvemini, l'istituto colpito da un aereo militare alle 10.33 del 6 dicembre 1990. A Bologna e dintorni il ricordo è sempre vivo, mentre un po' più in là le cose sono diverse. Lo sottolinea anche Roberto Alutto, presidente dell'associazione dei parenti delle vittime e papà di Deborah, 15 anni, che quel giorno, dopo la scuola, a casa non ci è più tornata. “Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità” dice. “È vero, forse è una tragedia un po' dimenticata, così come uno dei temi rimasto aperto, che è quello delle esercitazioni sui centri abitati” aggiunge il sindaco di Casalecchio, Matteo Ruggeri. Laddove avvenne la tragedia, con la scuola che intanto si è spostata in altra sede, oggi c'è uno spazio dove si semina pace e solidarietà, nonostante tutto. “Certo, delle volte è un po' triste pensare che non c'è mai un colpevole -conclude la presidente regionale facente funzioni, Irene Priolo-. Tenendo fede però a quello che i ragazzi chiesero, noi siamo ancora qua a fare memoria”.