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BOLOGNA: La città ricorda Marco Biagi, assassinato il 19 marzo 2002 dalle BR | VIDEO
ATTUALITÀ - La città di Bologna ha ricordato Marco Biagi, assassinato il 19 marzo 2002 dalle Brigate Rosse. Nella piazzetta a lui dedicata, un momento di raccoglimento che ha visto la presenza dei familiari, delle istituzioni e degli amici. E’ ancora vivo il ricordo di Marco Biagi, assassinato 23 anni fa dalle Brigate Rosse a Bologna. Un ricordo che passa attraverso il suo operato da giuslavorista, tuttora attuale, dalla sua famiglia, con la moglie Marina, i figli Francesco e Lorenzo e la sorella Francesca, insieme alle tante persone, i sindacati e le istituzioni presenti per commemorarlo. Momenti di raccoglimento, con la deposizione di alcune corone di fiori nella piazzetta a lui dedicata, che riportano a quel 19 marzo del 2002 e a quella scorta che gli fu negata dai vertici dello Stato, come ricordano il figlio e la sorella.
RIMINI: Omicidio Pierina, fissato incidente probatorio per Manuela Bianchi
Si terrà il prossimo 25 marzo a Rimini l’incidente probatorio utile a confermare le recenti dichiarazioni rilasciate da Manuela Bianchi, la nuora della 78enne Pierina Paganelli uccisa a ottobre 2023 e per il cui omicidio si trova in carcere il 35enne Louis Dassilva, ex amante della donna. Si tratta di una richiesta avanzata dalla Procura riminese dato che Bianchi potrebbe “essere oggetto di minacce che la inducano a ritrattare le accuse nei confronti di Dassilva” o addirittura “possa ricevere offerte di denaro affinché non deponga in Corte d’Assise o deponga il falso”. Grazie all’incidente probatorio, le sue affermazioni verranno cristallizzate diventando prove effettive in sede di processo. La mattina del 4 ottobre 2023, giorno del ritrovamento del corpo di Paganelli nel garage della sua abitazione, Bianchi aveva riferito agli inquirenti di non ricordare alcuni dettagli. Successivamente, nell’ultima deposizione, ha invece dichiarato di aver visto quella mattina Louis Dassilva. Secondo la sua testimonianza, lui l'avrebbe rassicurata e le avrebbe chiesto di non urlare, facendole segno di tacere con un dito sulle labbra, perché c'era una donna morta nel vano dell'ascensore. Poi le avrebbe detto chi chiamare e cosa dire per lanciare l'allarme. Tesi avversata dal 35enne senegalese che, parlando col gip, ha ribadito la propria innocenza. "Louis deve stare in carcere solo se è colpevole", ha infine aggiunto questa mattina Manuela Bianchi, intercettata dai giornalisti in via del Ciclamino, comportamento ritenuto ambiguo da molti, in contrasto con altre affermazioni riguardanti il dubbio che la donna abbia sul 35enne in merito alla colpevolezza per l’omicidio dell’anziana.
BOLOGNA: Ultimo saluto a Fabio Testoni, cofondatore degli Skiantos | VIDEO
Camera ardente gremita di fan, amici e colleghi a Bologna per l’ultimo saluto a Fabio Testoni, in arte Dandy Bestia, cofondatore della storica band rock demenziale nata negli anni Settanta proprio sotto le Due Torri, scomparso a 72 anni lo scorso 16 marzo Moltissimi cittadini, fan, volti noti della scena musicale bolognese e non solo, compagni di impegno politico e un’infinità di amici. Erano davvero tanti i presenti alla camera ardente allestita nel Comune di Bologna per l’ultimo saluto Fabio Testoni, in arte Dandy Bestia e cofondatore degli Skiantos, storico gruppo rock demenziale italiano e punto di riferimento unico nel suo genere, scomparso all’età di 72 anni, lo scorso 16 marzo. “Conserverò ricordi bellissimi insieme” dice Andrea "Jimmy Bellafronte" Setti, compagno d’avventura per diversi anni. “Non è facile fare musica ironica in Italia, ultimamente ricordata anche da un grande come Iggy Pop” commenta invece il produttore Oderso Rubini. Ubaldo Pantani, amico e fondatore di un fan club degli Skiantos del suo paese d’origine da ragazzo, racconta lu stesso, aggiunge: “Così come è stato sottovalutato Freak Antoni come cantante, anche Fabio è stato spesso sottovalutato come chitarrista. Ma la loro è stata una storia straordinaria, sempre fedeli alla loro linea”. “Grazie Fabio e Freak per quello che avete fatto per la musica italiana e per me” dice invece l’attuale batterista della band, Gianluca "Giangi La Molla" Schiavon. Affidato al sindaco Lepore il discorso di commemorazione. “La loro musica demenziale è stata la cosa più intelligente che la città ha talvolta saputo dire quando bisognava essere controcultura” la chiusura del primo cittadino.
EMILIA-ROMAGNA: Export 2024, calo del 2% ma bene l’alimentare | VIDEO
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BOLOGNA: Corteo non autorizzato organizzato dai Giovani Palestinesi
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